>> CONSULTA IL COMUNICATO DEL MINISTERO.
Sino alla data del 15 maggio sarà quindi possibile integrare o modificare i dati già inseriti. In particolare si segnala che:
- l’integrazione o la modifica del certificato deve avvenire con l’annullamento e la sostituzione del vecchio certificato con il nuovo;
- il certificato va compilato a cura del RSF con l’indicazione degli importi del contributo effettivamente utilizzati;
- negli appositi spazi presenti al passo 2 della certificazione vanno obbligatoriamente riportati gli estremi delle quietanze di tesoreria. L’inserimento di un importo non corrispondente all’ammontare della somma da quietanzare comporta la segnalazione di un errore che però non preclude la possibilità di concludere la procedura;
- nel caso in cui la somma da riversare sia uguale a zero non viene richiesto l’inserimento degli estremi della quietanza;
- in caso di mancata trasmissione del certificato non sarà possibile procedere all’assegnazione delle risorse per l’anno 2023.
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