Spending review, legge a metà

L’aula del Senato ha approvato il dl sulla Spending review con 236 sì, 5 no e 30 astenuti. Il provvedimento (d.l. n. 52 del 2012) passa adesso all’esame della Camera. “Siamo soddisfatti, è stato approvato un provvedimento strategico per il paese”. Così il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Giampaolo D’Andrea, dopo il via libera del Senato al decreto per la spending review. “È stato approvato senza fiducia – ha aggiunto D’Andrea – in tempi brevissimi, quelli preventivati, e con un sostegno del Parlamento rilevante”. Il passaggio del ddl al Senato non è stato indolore per il governo, visto che ieri è stato approvato in Aula un emendamento della senatrice Poli Bortone che vieta i tagli agli organi costituzionali, emendamento cui il governo aveva dato parere negativo.

CERTIFICAZIONI CREDITI REGIONI IN ROSSO. Stop al divieto della certificazione dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese per le regioni con piani di rientro dai deficit sanitari. Per quanto riguarda i debiti che gravano sul bilancio degli enti del servizio sanitario nazionale, i commissari nominati per i piani di rientro delle Regioni con disavanzo potranno certificare i crediti esigibili già conteggiati negli stessi piani. La norma vale anche per i professionisti. Prevista anche la possibilità di compensare i crediti vantati verso lo Stato con le cartelle esattoriali.

SANITÀ.Il supercommissario potrà decidere di tagliare autonomamente la spesa sanitaria delle Regioni con piani di rientro ma non intervenire sugli altri capitoli del bilancio.

RESPONSABILE SPESA IN OGNI AMMINISTRAZIONE.Ogni amministrazione potrà avere un responsabile per i tagli alla spesa pubblica. Per questo incarico non sono previste indennità né costi aggiuntivi.

COLLABORAZIONE GDF.Il commissario straordinario per la sua attività di razionalizzazione e tagli potrà avvalersi della Guardia di Finanza.

OTTIMIZZAZIONE USO IMMOBILI PUBBLICI.Il commissario straordinario per la spending review, Enrico Bondi, avrà anche il compito di ottimizzare, in collaborazione con l’Agenzia del Demanio, l’uso degli immobili pubblici.

AMBITO APPLICATIVO.Cancellata la norma che escludeva dall`ambito di applicazione del decreto la Presidenza della Repubblica, il Senato della Repubblica, la Camera dei deputati e la Corte costituzionale.

PROFESSIONISTI.Secondo quanto spiegato dal relatore alla spendig review, Gilberto Pichetto Fratin, la certificazione dei crediti che si vantano nei confronti della pubblica amministrazione varrà anche per i professionisti.

RELAZIONE GOVERNO A PARLAMENTO.Entro settembre l’esecutivo dovrà presentare un programma per la riorganizzazione dell’intera spesa pubblica, sull’ottimizzazione della produttività del lavoro e l’efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni. Resta fermo che il presidente del Consiglio o un ministro delegato dovranno riferire alle Camere entro il prossimo 31 luglio.

ACQUISTI CENTRALIZZATI.I parametri prezzi-qualità individuati dalla Consip per le amministrazioni pubbliche dovranno essere imprescindibili e se possibile migliorativi.

APPALTI. Si abbassa da 150mila a 50mila il limite al di sopra del quale le varie stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori sono obbligati a comunicare all’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, i dati sul contenuto dei bandi, dei verbali di gara, i soggetti invitati, l’importo di aggiudicazione, oltre al nominativo dell’affidatario e del progettista. Le nuove regole sull’apertura in seduta pubblica delle buste per l’assegnazione di appalti, forniture e servizi, si applicheranno anche alle procedure di affidamento per le quali si è già proceduto all’apertura dei plichi.

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