La conservazione dei residui attivi è una discrezionalità tecnica e non amministrativa

Approfondimento di V. Giannotti

Non è sufficiente, per mantenere in bilancio il residuo attivo, che quest’ultimo sia certo, liquido ed esigibile, ma il responsabile finanziario, nella fase di riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi, deve verificare se il suo mantenimento non presenti più i requisiti che ne avevano consentito l’iscrizione all’inizio, evitando in tal modo la violazione del principio secondo cui i dati contabili di bilancio devono rappresentare le reali condizioni finanziarie, economiche e patrimoniali degli enti interessati (principio di veridicità, codificato dal par. 5 dell’allegato 1 al D.Lgs. 118/2011). Per queste motivazioni, la Corte dei conti del Molise (deliberazione n.73/2021) ha invitato l’ente a cancellare alcuni residui attivi risalenti nel tempo che hanno perso le condizioni iniziali della loro iscrizione in bilancio.

La verifica

Dalla verifica dei residui attivi mantenuti in bilancio, la Sezione del Molise ha chiesto chiarimenti all’ente locale delle motivazioni della loro conservazione. Rispetto alle singole poste oggetto di chiarimenti, l’ente locale ha precisato che: a) gli importo iscritti nel ruolo rifiuti nel periodo 2008-2012 si riferiscono a quelli trasferiti ad alla società Esattorie S.p.A., da tempo sottoposta a procedura concorsuale ancora non definita, dove, tuttavia, l’ente locale ha anche un debito; b) su un importo iscritto in bilancio relativo all’anno 2011 è in corso di valutazione il ricorso ad azioni legali per il recupero dei crediti vantati. Su quest’ultimo credito, osserva la Sezione regionale di controllo che, l’eventuale accertamento dell’assenza del titolo per intraprendere iniziative giudiziarie, finalizzate al recupero del credito imporrebbe di considerare insussistente la somma in esame. Anche se non precisati dall’ente locale, la Sezione ha verificato che risultano conservati ulteriori residui attivi, riferiti all’anno 2006, riguardanti a titolo di TOSAP per ponteggi di cui appare più che dubbia, e allo stato non provata, la sussistenza dei presupposti per il mantenimento. Tra gli altri valori dubbi la Sezione si limita a segnalare gli importi conservati (dal 2013-2014) a titolo di “fondo di solidarietà” comunale, di cui non risulta chiarita l’attuale esigibilità.

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Gli equilibri di bilancio degli enti locali

Gli equilibri di bilancio degli enti locali

La gestione dell'ente locale richiede una necessaria e continua verifica di tutti gli equilibri finanziari ed economici, spesso collegati tra loro, che garantiscano il corretto e sano governo del comune.  

Il responsabile economico-finanziario deve monitorare continuamente tutti gli equilibri del sistema di bilancio, attuando le politiche necessarie al mantenimento o al recupero degli equilibri e valutare i riflessi che la gestione ha su ciascun equilibrio nonché le ripercussioni sulle rilevazioni economico-patrimoniali.

Oltre alle norme e ai principi contabili, le pronuncia della Corte dei conti fornisce ulteriori elementi di riflessione per approfondire quando un ente possa definirsi in equilibrio.

Il libro approfondisce tutti gli equilibri, sia quelli immediati, che quelli impliciti, che l'ente locale deve garantire e il collegamento tra gli equilibri stessi.

Nella presente nuova edizione integrata ed aggiornata:
• sono analizzati i riflessi del pareggio di bilancio dell'art. 1, commi 819, 820 e 821, della legge n. 145/2018;
• sono analizzate le modalità di costituzione del fondo pluriennale vincolato per gli investimenti e per le spese di progettazione;
• sono analizzati i riflessi sugli equilibri delle citazioni accantonate, vincolate e destinate all'avanzo di amministrazione e, anche con esempi pratici, gli schemi di cui ai prospetti a/1, a/2 ed a/3 di cui all'allegato 9 del D.Lgs. n. 118/2011;
• sono analizzate le possibilità di applicazione delle quote vincolate ed accantonate del risultato di amministrazione anche per gli enti in disavanzo;
• sono approfonditi i riflessi che i conti fuori bilancio sugli equilibri di bilancio;
• sono analizzati i riflessi sugli equilibri delle spese per i lavori di somma urgente;
• sono analizzati i parametri di deficitarietà strutturale (fornendo anche un foglio excel per la verifica automatica).

Tramite il codice allegato al volume, sarà possibile accedere alla seguente documentazione online disponibile in formato modificabile:
› Proposte regolamentari per equilibri di bilancio
› Delibera di assestamento generale di bilancio
› Lettera concordanza crediti-debiti con società partecipate
› Delibera di Giunta per il riaccertamento ordinario dei residui
› Determina di Giunta per anticipazione di tesoreria
› Delibera di Consiglio per verifica equilibri art. 193 Tuel
› Delibera di Giunta di variazione stanziamenti di cassa
› Determina cassa vincolata
› Delibera di Giunta per quantificazione preventiva somme non soggette a esecuzione forzata
› Prospetto di verifica equilibri (xlsx)
› Indicatore criticità gestione di cassa
› Delibera di Giunta equilibrio Legge di Bilancio 2019

 

Marcello Quecchia
Laureato in economia e commercio, è responsabile di area economico-finanziaria e di area tributi in ente locale.

Leggi descrizione
Marcello Quecchia, 2021, Maggioli Editore
56.00 €

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