di Patrizia Ruffini
Rinvio del parere sul fondo di solidarietà 2020 e avvio immediato di un confronto tecnico fra Anci e governo. Si è chiusa così la conferenza Stato città della settimana scorsa, presieduta dalla ministra degli Interni Luciana Lamorgese, che aveva al primo punto dell’agenda proprio il parere sul fondo di solidarietà comunale per l’anno 2020. I sindaci hanno lamentato di non poter dare il via libera al fondo di solidarietà 2020 senza conoscere lo sviluppo delle altre questioni sul tavolo, a partire dal ripristino dei 563 milioni di taglio del dl 66/2014, che grava ancora sui Comuni. Al centro dei problemi della finanza comunale, più volte ricordati dal presidente Anci Antonio Decaro, ci sono le risorse per la parte corrente del bilancio. Più specificatamente, si fa riferimento all’effetto combinato che avrà in termini di riduzione della capacità di spesa, il concomitante aumento della percentuale di accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità e l’entrata in vigore del Fondo di garanzia crediti commerciali. Il Fondo crediti di dubbia esigibilità – ha spiegato Decaro – obbliga i Comuni ad accantonare ben 4,5 miliardi di euro, mentre il nuovo Fondo di garanzia crediti commerciali inciderebbe pesantemente, proprio sugli enti più gravati dagli effetti negativi dello stesso Fondo crediti di dubbia esigibilità, paradossalmente anche quelli che hanno ingenti disponibilità di cassa e non fanno alcun ricorso all’anticipazione di Tesoreria. Il rischio è duplice: vedere aumentata la platea degli enti impossibilitati a erogare i servizi indispensabili pur in assenza di obiettivi squilibri di bilancio, con conseguenti rischi di dissesto; un inutile aumento della pressione fiscale, senza alcuna effettiva utilità aggiuntiva in termini di servizi erogati. Il presidente dell’Anci ha anche sottolinenato la mancanza di un percorso sui livelli essenziali delle prestazioni per gli enti meno dotati. I Comuni hanno dunque chiesto l’apertura urgente di un tavolo di confronto con il governo a cui presentare anche una lettera firmata da sindaci di grandi e piccoli Comuni, di tutti i partiti politici e di tutte le parti d’Italia, per individuare soluzioni idonee a scongiurare il pericolo di un aumento delle situazioni di crisi finanziaria. La Conferenza Stato-città ha invece dato parere favorevole al decreto del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il ministero dell’Interno, sulla destinazione dei proventi delle sanzioni a seguito dell’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità (articolo 142 del Dlgs 285/1992). Nel decreto è descritta la relazione che gli enti locali dovranno trasmettere per via informatica al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e al ministero dell’Interno relativamente ai proventi e alla loro destinazione. Parere favorevole, infine, anche sullo schema di decreto del ministero dell’Interno e di quello dell’Economia, riguardante i rimborsi del minor gettito dell’Imu e della Tasi, derivante dall’esenzione dei fabbricati inagibili, per i Comuni delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, colpiti dagli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.
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