Come si trasforma una previsione di spesa al 31 dicembre. Esempi operativi.

6 Aprile 2023
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Esempio di uno stanziamento di spesa per acquisto di beni o servizi, previsto nel bilancio preventivo, per € 100 Cosa succede al 31 dicembre?

1 Caso – (Non è stato effettuato nulla)

– Non c’è prenotazione d’impegno
– Non c’è impegno di spesa
– Non c’è liquidazione di spesa
– Non c’è pagamento
Si genera una economia di spesa di € 100

2 Caso – (E’ stata assunta solo la prenotazione d’impegno)

– Prenotato impegno per € 100
– Ma non avviata la gara per la scelta del contraente
Si genera una economia di spesa di € 100
Allegato n. 4/2 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118:
“5.1. Ogni procedimento amministrativo che comporta spesa deve trovare, fin dall’avvio, la relativa attestazione di copertura finanziaria ed essere prenotato nelle scritture contabili dell’esercizio individuato nel provvedimento che ha originato il procedimento di spesa.
Alla fine dell’esercizio, le prenotazioni alle quali non hanno fatto seguito obbligazioni giuridicamente perfezionate e scadute sono cancellate quali economie di bilancio.”

3 Caso – (E’ stato assunto l’impegno di spesa)

– Prenotato impegno per € 100
– Avviata gara e conclusa entro il 31/12
– Determina di aggiudizazione con impegno di spesa

Occorre distinguere:

a) l’obbligazione sottostante è esigibile nel medesimo esercizio
——> Si genera un residuo passivo di € 100

b) l’obbligazione sottostante è esigibile nell’esercizio successivo
——> L’impegno è imputato (o reimputato) nell’esercizio successivo
——> Si genera un FPV (fondo pluriennale vincolato) di € 100

Allegato n. 4/2 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118:
5.4.1 “Il fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario, costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata”.

5.2 “Pertanto, per la spesa corrente, l’imputazione dell’impegno avviene:
… b) per la spesa relativa all’acquisto di beni e servizi:
– nell’esercizio in cui risulta adempiuta completamente la prestazione da cui scaturisce l’obbligazione per la spesa corrente…”

5.4.2 “Il fondo pluriennale vincolato è formato solo da entrate correnti vincolate e da entrate destinate al finanziamento di investimenti, accertate e imputate agli esercizi precedenti a quelli di imputazione delle relative spese”.

6.1. “La natura esigibile della spesa è determinata sulla base dei principi contabili applicati riguardanti le singole tipologie di spesa. In ogni caso, possono essere considerate esigibili, e quindi liquidabili ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del presente decreto, le spese impegnate nell’esercizio precedente, relative a prestazioni o forniture rese nel corso dell’esercizio precedente, le cui fatture pervengono nei due mesi successivi alla chiusura dell’esercizio o per le quali il responsabile della spesa dichiara, sotto la propria responsabilità valutabile ad ogni fine di legge, che la spesa è liquidabile in quanto la prestazione è stata resa o la fornitura è stata effettuata nell’anno di riferimento”.

4 Caso – (Non assunto l’impegno di spesa)

– Prenotato impegno per € 100
– Avviata gara e conclusa entro il 31/12
Si genera una economia di spesa e, in determinati casi, avanzo di amministrazione destinato o vincolato.

Allegato n. 4/2 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118:
5.4.6 Nel caso in cui, alla fine dell’esercizio, l’entrata sia stata accertata o incassata e la spesa non sia stata impegnata, tutti gli stanziamenti cui si riferisce la spesa, compresi quelli relativi al fondo pluriennale, iscritti nel primo esercizio del bilancio di previsione, costituiscono economia di bilancio e danno luogo alla formazione di una quota del risultato di amministrazione dell’esercizio da destinarsi in relazione alla tipologia di entrata accertata.

Art. 183, comma 3, del del Tuel, D. Lgs. 267/2000: “… I provvedimenti relativi per i quali entro il termine dell’esercizio non è stata assunta dall’ente l’obbligazione di spesa verso i terzi decadono e costituiscono economia della previsione di bilancio alla quale erano riferiti…”

Art. 190, comma 2, del Tuel, D. Lgs. 267/2000: “E’ vietata la conservazione nel conto dei residui di somme non impegnate ai sensi dell’articolo 183” del Tuel.

5 Caso – (Assunto l’impegno, ma non liquidazione)

– C’è prenotazione d’impegno
– C’è impegno di spesa
– Non c’è liquidazione di spesa
– Non c’è pagamento

Si genera un residuo passivo di € 100

Allegato n. 4/2 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118:
6.1. …Si ribadisce che la liquidazione è registrata quando l’obbligazione è esigibile.

Sono previste eccezioni per spese di investimento (vedasi Allegato n. 4/2 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118, p. 5.4.9 e seg.)

6 Caso – (Liquidazione e pagamento)

– C’è prenotazione d’impegno
– C’è impegno di spesa
– C’è liquidazione di spesa
– C’è pagamento
L’impegno di spesa viene liquidato e pagato e, pertanto le previsioni di spesa sono trate realizzate

 

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