Aggiornamento al Def: ecco il programma di politica economica e finanziaria varato dal CdM

Il Consiglio dei ministri nella sera di ieri, 27 settembre, dopo una riunione relativa alla definizione del NaDef, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2018…

28 Settembre 2018
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Il Consiglio dei ministri nella sera di ieri, 27 settembre,ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2018 (NaDEF) su proposta del presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria.
Come si può leggere nel comunicato stampa del Governo “Il programma di politica economica e finanziaria del Governo illustrato nella NaDef è coerente con il contratto di Governo e con la risoluzione parlamentare sul Def 2018 approvata il 19 giugno scorso”.

I Contenuti della Nota

I punti principali sono:

– la cancellazione degli aumenti dell’IVA previsti per il 2019;
– l’introduzione del reddito di cittadinanza, con la contestuale riforma e il potenziamento dei Centri per l’impiego;
– l’introduzione della pensione di cittadinanza;
– l’introduzione di modalità di pensionamento anticipato per favorire l’assunzione di lavoratori giovani (superamento della legge Fornero);
– la prima fase dell’introduzione della flat tax tramite l’innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato di imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani;
– il taglio dell’imposta sugli utili d’impresa (Ires) per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi;
– il rilancio degli investimenti pubblici attraverso l’incremento delle risorse finanziarie, il rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della Pubblica Amministrazione, delle modifiche al codice degli appalti e la standardizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato;
– un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova, per il quale, in considerazione delle caratteristiche di eccezionalità e urgenza degli interventi programmati, si intende chiedere alla Commissione europea il riconoscimento della flessibilità di bilancio; politiche di rilancio dei settori chiave dell’economia, in primis il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni;
– lo stanziamento di risorse per il ristoro dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie.

Fatturazione elettronica negli appalti pubblici

Nel corso della Consiglio dei ministri si è anche dato l’ok in via preliminare alla attuazione della direttiva 2014/55/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici. Il Cdm ha infatti approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione della direttiva 2014/55/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici, introduce disposizioni in merito all’obbligo di fatturazione elettronica nei confronti delle “amministrazioni pubbliche” e nei confronti delle “amministrazioni autonome”.
Il decreto introduce l’obbligo di ricevere ed elaborare le fatture elettroniche emesse per contratti pubblici di appalto, che sono conformi allo standard europeo degli appalti pubblici. Le nuove norme, non prevedendo alcuna soglia, si applicano a tutte le fatture dirette alla pubblica amministrazione.

 

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