Nella Pubblica Amministrazione ‘’affrontare i fattori di inefficienza non è impossibile’’. Lo scrive il ministro Piero Giarda, nella premessa all’ultimo lavoro sulla spending review: ‘Analisi di alcuni settori della spesa pubblica’. Il dossier è incentrato sui servizi pubblici di competenza statale organizzati su base territoriale come l’Arma dei Carabinieri, la Polizia e i suoi corpi specialistici, i Vigili del Fuoco, le Prefetture, le Capitanerie di Porto. Un altro gruppo di lavori tratta invece delle spese delle province e dei possibili risparmi derivanti dall’ipotesi di accorpamento, dei trasferimenti alle imprese, degli investimenti pubblici.
Le analisi del Rapporto, sottolinea Giarda ‘’hanno un contenuto tecnico, basato su analisi statistiche e econometriche. Non hanno lo scopo di fornire proposte e indicazioni pratiche e operative sulla riduzione della spesa. Sono piuttosto finalizzate ad avviare la dialettica tra le strutture di governo preposte alla spending review e i responsabili della gestione dei singoli servizi o attività per la formulazione di proposte di riordino della loro organizzazione produttiva, anche finalizzate a risparmi di spesa’’. I 13 contributi quindi ‘’si inseriscono nel primo passaggio di procedura di spending review, quello dell’analisi economica’’ premessa indispensabile per giungere a proposte di intervento e decisioni politiche.
In generale si può concludere che, a parità di condizioni, in una dimensione territoriale piccola sono presenti significative diseconomie e che i costi fissi dell’organizzazione periferica generano costi per abitante più elevati. Inoltre, l’organizzazione su base provinciale di molti servizi spesso rappresenta, spiega il ministro,‘’fattore di ‘inefficienza istituzionale’ e comporta spese più elevate di quelle che si potrebbero ottenere con una diversa, più ordinata, mappatura del governo territoriale dei servizi offerti’’.
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