Varato dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo sulla inconferibilità e le incompatibilità per gli incarichi dirigenziali nella pubblica amministrazione

In data 21 marzo 2013 con un comunicato del Dipartimento della Funzione Pubblica è stata diramata la notizia dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dello Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico. Il Governo Monti con tale decreto legislativo ha esercitato l’ultima delega prevista dalla legge 6 novembre 2012, n. 190 (legge anticorruzione) all’art.1 commi 49 e 50. Secondo il decreto, in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, non sarà più possibile attribuire incarichi dirigenziali nelle amministrazioni pubbliche a chi sia condannato per reati contro la pubblica amministrazione o non sia cessato per un congruo periodo di tempo da precedenti cariche in enti privati o dall’attività politica. In particolare il decreto tenta di eliminare alcune pratiche di malcostume impendendo a tutte le amministrazioni pubbliche di conferire incarichi dirigenziali e di vertice a coloro che abbiano rivestito incarichi nell’ambito di organi di indirizzo politico nell’anno o biennio precedente. Il decreto si incentra sulle ipotesi di inconferibilità e di incompatibilità.

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