Trecento mln ai comuni

ItaliaOggi
25 Giugno 2020
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di Matteo Barbero

La Conferenza stato-città ha dato il suo ok al riparto delle somme
Compensati i buchi Imu, soggiorno, Cosap
Trecento milioni di euro sono in arrivo nelle casse comunali per compensare il minor gettito di Imu, imposta di soggiorno e tasse o canoni di occupazione del suolo pubblico. La Conferenza Stato-città e autonomie locali del 23 giugno, infatti, ha dato il via libera la riparto delle somme stanziate dal decreto «Rilancio» a favore dei sindaci per provare a rimettere in equilibrio i bilanci colpiti dal coronavirus. Il primo fondo da circa 75 milioni è quello stanziato dall’art. 177 del dl 34 del 2020, a fronte della abolizione del versamento della prima rata dell’Imu sugli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fl uviali e termali, nonché su immobili rientranti nella categoria catastale D/2, agriturismo, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affi ttacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, residence e campeggi. Ricordiamo che la detassazione scatta solo a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate. Il riparto è stato operato sulla base delle informazioni desumibili dalla Banca dati immobiliare del Dipartimento delle fi nanze, che integra i dati catastali con altri dati di natura fi scale tra cui gli importi dei versamenti Imu (deleghe mod. F24). Vale 100 milioni, invece, il ristoro per compensare i minori incassi sull’imposta di soggiorno previsto dall’art. 180. Anche in tal caso, la distribuzione ha preso le mosse dalla banca dati delle Finanze (cui i comuni inviano le delibere istitutive), integrata da quella di Anci/Ifel per evitare buchi. Infi ne, a fronte dell’esonero dalla tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche o dal canone sostitutivo disposto dal 1° maggio fi no al 31 ottobre 2020 a favore delle imprese di pubblico esercizio e dei titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico, l’art. 181 ha messo a disposizione 127,5 milioni. Ai fi ni del riparto sono considerati i dati di gettito Tosap e Cosap estratti dalla banca dati Siope per il triennio 2017-2019. In particolare, si è determinato un gettito di riferimento per ciascun ente, sterilizzando gli scostamenti da un anno all’altro dovuti alle modalità di riscossione e/o riversamento nelle casse dell’ente (i dati Siope sono dati di cassa comunicati dagli stessi enti locali). Ora si attende solo più il riparto del «fondone» da 3 miliardi previsto dall’art. 106 e che fi nora ha visto assegnato solo un acconto nella misura del 30%.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.

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