Superbonus, sì ai crediti acquisiti dalle partecipate

il Sole24ore
20 Settembre 2023
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di GIUSEPPE LATOUR (Il Sole 24 Ore –  20/09/2023)  – In collaborazione con Mimesi s.r.l
Il Consiglio dei ministri, nella seduta di lunedì, ha deliberato formalmente di non impugnare la legge della Basilicata sulla circolazione dei crediti fiscali (legge 20/2023). Aprendo, così, alla cessione dei bonus rimasti incagliati alle partecipate fuori dal perimetro della Pa e all’utilizzo di questo modello anche in altre parti d’Italia.
La decisione del Governo era attesa, dopo che ad agosto una nota dell’Ufficio legislativo delle Finanze aveva sottolineato di non avere osservazioni sul piano della legittimità costituzionale della legge (si veda «Il Sole 24 Ore» del 23 agosto). Ma rappresenta, comunque, un precedente molto rilevante, perché chiude la strada a possibili contestazioni future su norme simili che, nel frattempo, stanno nascendo in tutto il paese.
Va ricordato che la legge della Basilicata (primo firmatario: Tommaso Coviello, capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia) fissa un principio, compatibile con il divieto di cessione, attualmente in vigore e fissato dal decreto 11/2023, a soggetti che rientrano nel perimetro della Pa: la Regione e «gli enti pubblici economici regionali e/o società partecipate da essa controllati, non inclusi» nell’elenco delle amministrazioni pubbliche «assumono un ruolo attivo nella circolazione dei crediti fiscali», derivanti da ristrutturazioni. La Regione, quindi, «promuove l’acquisto dei crediti, attraverso i suoi enti pubblici economici regionali e/o società partecipate». Le società collegate alla Regione possono, così, iniziare a comprare, utilizzando la propria capacità fiscale per smaltire i crediti.
Ora che il Cdm ha chiuso la strada verso un possibile contenzioso su questo tipo di normative, si aprono due fronti. In Basilicata andrà avanti il lavoro per rendere operativa la misura: «Nei prossimi giorni – fa sapere proprio Coviello – parteciperò a Roma ad un importante confronto con l’agenzia delle Entrate per valutare alcuni aspetti organizzativi della fase attuativa, non da ultima una convenzione, poi faremo in modo di fare conoscere i vantaggi della norma istituendo pure un servizio apposito di assistenza per le imprese».
Nelle altre Regioni questo modello potrebbe, a questo punto, essere replicato, attraverso proposte simili. La prima a muoversi in questa direzione è stata la Puglia, ma non è rimasta l’unica. In Campania c’è una proposta di legge di Valeria Ciarambino, consigliere regionale del Gruppo Misto e vicepresidente del Consiglio regionale. In Umbria è arrivata una proposta di legge firmata dai consiglieri Marco Castellari e Valerio Mancini della Lega. In Calabria, il consigliere Pietro Molinaro (Lega) ha presentato una proposta che «ricalca quanto previsto dalla legge della Regione Basilicata n. 20/2023».
E proprio in queste ore all’elenco si sta aggiungendo anche la Regione Lazio. Qui è stata da poco depositata una proposta di legge regionale (primo firmatario, il capogruppo di Fdi in Consiglio, Daniele Sabatini), che punta a consentire – come spiega la relazione illustrativa al testo – «alle imprese ed agli enti sotto il proprio controllo di acquisire crediti fiscali dal mercato, mediante l’utilizzo e il supporto di banche ed istituzioni finanziarie». Sarà discussa in commissione Bilancio domani, con l’obiettivo di arrivare a una prima approvazione in tempi strettissimi.
* Articolo integrale pubblicato su Ilsole24ore del 20 settembre 2023.

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