Slitta al 30 giugno il termine ultimo la comunicazione dello stock di debiti di fine 2018

il sole24ore
18 Giugno 2019
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Il comunicato del ministero Ultima chiamata per la comunicazione dello stock di debiti commerciali residui al 31 dicembre 2018. Con un comunicato pubblicato sul sito della piattaforma certificazione crediti, il ministero dell’Economia ricorda alle amministrazioni che non hanno inviato i dati entro la scadenza del 30 aprile 2019 di procedere entro e non oltre il termine del 30 giugno. L’obbligo L’articolo 1, comma 867 della legge 145/2018 ha previsto l’obbligo, a carico delle pubbliche amministrazioni, di comunicare mediante la Pcc, dal 1° al 30 aprile 2019, l’ammontare complessivo dello stock di debiti commerciali residui scaduti e non pagati alla fine dell’esercizio precedente (31.12.2018). Il dato rappresenta un parametro rilevante al fine di evitare eventuali sanzioni a carico degli enti. A partire dall’anno 2020, infatti, saranno penalizzate le amministrazioni pubbliche che non rispetteranno i tempi di pagamento fissati dall’articolo 4 del Dlgs 231/2002 e gli enti che non ridurranno di almeno il 10 per cento il debito commerciale di fine anno. Quest’ultima condizione, dopo l’emendamento al decreto Crescita approvato alla Camera, rileva solo se il debito è superiore al 5% del valore delle fatture ricevute nell’esercizio precedente. In caso di inadempienza, occorre stanziare nella parte corrente del bilancio, con delibera di giunta, l’accantonamento Fondo di garanzia debiti commerciali. L’importo del fondo è pari al 5 per cento della spesa per acquisto di beni e servizi, in caso di mancata riduzione del 10 per cento del debito commerciale residuo o in caso di ritardi superiori a sessanta giorni. Sono poi previste percentuali di accantonamento decrescenti, al ridursi dei giorni di ritardo nei pagamenti. Termine e invio Gli enti che ancora non avessero provveduto a comunicare l’importo complessivo dello stock del debito commerciale scaduto e non pagato al 31 dicembre 2018 devono procedere entro e non oltre il termine del 30 giugno 2019. Il dato da comunicare è quello che risulta dalle scritture contabili dell’ente. Eventuali scarti fra il valore dello stock del debito rilevato dalla Pcc e la contabilità dell’amministrazione dovranno essere eliminati aggiornando le informazioni sulla piattaforma. L’invio dell’importo complessivo dello stock dovrà avvenire, attraverso l’utente registrato come responsabile utilizzando la voce Comunicazione debiti L. 145/2018, del menu Ricognizione debiti. La funzione consente anche di specificare la quota di stock di debito che riguarda le fatture emesse nell’esercizio 2018 e le principali motivazioni che hanno determinato l’accumulo del debito. Queste ultime possono essere scelte fra: problemi di liquidità di cassa, sfasamento tra competenza e cassa, carenze di organico del personale dipendente, complessità delle procedure amministrativo-contabili interne, problemi di contenzioso. Si ricorda inoltre che la mancata trasmissione comunicazione del debito alla Pcc sarà sanzionata con l’obbligo di accantonamento al Fondo di garanzia debiti commerciali, calcolato secondo il parametro massimo del 5% degli stanziamenti di spesa per acquisto di beni e servizi.

Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.

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