Il corrispettivo annuale corrisposto alla banca che, in base a una convenzione, gestisce la riscossione delle entrate, il pagamento delle spese e la custodia di titoli e valori di un Comune, è esente da Iva. Questo perché il Comune non ha mai usufruito di tale ultimo servizio che, al contrario, avrebbe attratto il richiamato compenso nel perimetro di applicazione dell’imposta.
È quanto statuito dall’Agenzia delle entrate con la risposta n. 8 del 10 gennaio 2022, fornita a un Comune che, nell’ultima fattura ricevuta dall’Istituto di credito in relazione al corrispettivo, si è visto addebitare l’Iva sulla base del fatto che l’astratta previsione in convenzione del servizio di custodia titoli e valori potesse giustificare la non applicabilità dell’esenzione.
In effetti, osserva l’Agenzia, l’articolo 10, comma 1, n. 1), del decreto Iva prevede l’esenzione dall’imposta, tra le altre, per “le operazioni, compresa la negoziazione, relative a depositi di fondi, conti correnti, pagamenti, giroconti, crediti e ad assegni o altri effetti commerciali, ad eccezione del recupero di crediti” e, ancora, al n. 4) dello stesso articolo per “le operazioni relative ad azioni, obbligazioni o altri titoli … eccettuati la custodia e l’amministrazione dei titoli”.
Ma, nel caso concreto la banca concessionaria ha fornito esclusivamente le prestazioni previste dall’articolo 2 della Convenzione (“il servizio di tesoreria e cassa ha per oggetto lo svolgimento da parte dell’affidatario concessionario di tutte le attività previste dal predetto testo unico, cioè tutte le attività inerenti la gestione finanziaria del Comune e, in particolare, la riscossione delle entrate, il pagamento delle spese facenti capo al Comune, oltreché la custodia di titoli e valori nonché ogni adempimento connesso previsto dalla legge, dallo statuto vigente, dai regolamenti del Comune o da norme pattizie (…)”) ovvero il servizio di “riscossione delle entrate” e “il pagamento delle spese facenti capo al Comune”. In particolare, il Comune istante “non ha mai usufruito del servizio di custodia di titoli e valori e presso la Tesoreria comunale non ci sono valori e titoli in custodia gestiti dall’Istituto di credito”.
Pertanto, tenuto conto che le descritte prestazioni di servizio rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo 10, primo comma, n. 1), del Dpr n. 633/1972, l’Agenzia ritiene che il corrispettivo annuo spettante alla banca sia esente dall’imposta.
Convegno on-line in diretta
Il PNRR e gli attori degli Enti Locali – (responsabili del procedimento, responsabili dei servizi finanziari, organi di revisione)
a cura di Marco Nicolai e Walter Tortorella
Marterdì 25 gennaio 2021 ore 14.30 – 17.30
Come è noto la Commissione europea, il Parlamento europeo e i leader dell’UE hanno concordato un piano di ripresa che aiuterà l’Unione europea a riparare i danni economici e sociali causati dall’emergenza Coronavirus e a gettare le basi per rendere le economie e le società dei paesi europei più sostenibili, resilienti e preparate alle sfide e alle opportunità della transizione ecologica e digitale.
Con l’avvio del periodo di programmazione 2021-2027 e il potenziamento mirato del bilancio UE a lungo termine, l’attenzione è posta sulla nuova politica di coesione e sul Next Generation EU, uno strumento temporaneo, quest’ultimo, da 750 miliardi di euro pensato per stimolare una “ripresa sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa”.
Di fronte a un documento così complesso e multiforme, carico di conseguenze per l’economia degli Enti Locali, è compito del giurista svolgere la corretta analisi delle direzioni di intervento del PNRR, nelle sue varie coordinate e nelle ricadute di tipo giuridico che esso implica. L’esigenza di valutare l’impatto che gli scenari di intervento pubblico ipotizzati nel documento genereranno distintamente per attività produttiva e per settore istituzionale, è strettamente correlata da un punto di vista logico e (anteriormente) cronologico all’attuazione delle riforme richieste dal Piano, che si dirigono in più settori con l’obiettivo comune di una crescita.
A questo intervento di rilancio del Paese non è estraneo nemmeno un impegno, a fronte dell’afflusso di ingenti risorse, sul versante della razionalizzazione della spesa.
Tutto ciò richiede chiavi di lettura autorevoli e univoche, ed interpella sul piano soggettivo gli attori che calcano la scena dell’Ente Locale: si tratta di individuare ruoli, profili specifici e responsabilità che consentano di attuare al meglio il PNRR ed i relativi progetti.
Ed è lo scopo che si prefigge il Convegno, promosso dalla rivista “Comuni d’Italia”.
Introduce e modera: Tiziano Tessaro
• Profili generali e di inquadramento del PNRR.
Docente: Tiziano Tessaro
• PNRR e opportunità di investimento: il ruolo dei Comuni.
Docente: Maria Carla Manca
• I rinnovati compiti del responsabile del procedimento dopo il PNRR.
Docente: Stefano Usai
• La contabilizzazione delle poste del PNRR.
Docente: Daniela Ghiandoni
• Le verifiche specificamente assegnate all’organo di revisione sulle poste del PNRR.
Docente: Marco Rossi
• La revisione della spesa dei Comuni.
Docente: Emanuele Padovani
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