Lo schema di D.P.C.M. prevede la revisione della metodologia di determinazione dei fabbisogni standard, nonché il conseguente aggiornamento dei coefficienti di riparto dei fabbisogni standard delle funzioni fondamentali dei comuni delle Regioni a statuto ordinario. I nuovi parametri di spesa dei fabbisogni, congiuntamente alla capacità fiscale, si applicheranno dal 2017 per ripartire il 40 per cento del Fondo di solidarietà comunale. In particolare si tratta delle funzioni e servizi seguenti: Funzioni di istruzione pubblica; Servizio smaltimento rifiuti; Servizi di asili nido; Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo; Funzioni di polizia locale; Funzioni nel campo della viabilità; Funzioni nel campo dei trasporti; Funzioni nel settore sociale al netto del servizio di asili nido. Si rammenta, in rapida sintesi, che i fabbisogni standard sono stati introdotti nell’ordinamento con il decreto legislativo 26 novembre 2010, n. 216, emanato in attuazione della delega in materia di federalismo fiscale disposta con la legge n. 42 del 2009. Essi costituiscono i nuovi parametri cui ancorare il finanziamento delle spese fondamentali di comuni, città metropolitane e province, al fine di assicurare un graduale e definitivo superamento del criterio della spesa storica. La metodologia per la determinazione dei fabbisogni costituisce una operazione tecnicamente complessa, per la cui effettuazione il decreto definisce una serie di elementi da utilizzare e ne affida l’attuazione alla Società per gli studi di settore, ora Soluzioni per il Sistema Economico – Sose S.p.A.
Servizio Bilancio Senato. Nota metodologica sui fabbisogni standard dei comuni
Il Servizio Bilancio del Senato ha pubblicato Nota metodologica sui fabbisogni standard dei comuni delle Regioni a statuto ordinario.
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