Segretari a costo zero nei piccoli comuni

ItaliaOggi
24 Novembre 2022
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di FRANCESCO CERISANO (ItaliaOggi – 24/11/2022) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.

Segretari a costo zero nei piccoli comuni per tutto l’orizzonte temporale del Pnrr. All’Assemblea Anci di Bergamo il ministro per la p.a. Paolo Zangrillo ha annunciato che il dicastero di palazzo Vidoni è al lavoro venire incontro alle amministrazioni locali di minore dimensione demografica, in larga maggioranza sprovviste di segretari se si pensa che nelle sedi comunali di fascia C (ossia fino a 3.000 abitanti) su 2.422 sedi di segreteria ne risultano coperte solo 207. “Stiamo parlando di un tasso di mancata copertura pari al 91,4% del totale” ha osservato il ministro che ha ricordato come su 7.904 comuni solo 2.168 siano coperti da un segretario titolare. “Il messaggio è chiaro: soprattutto per i piccoli Comuni è difficile sostenere la spesa relativa ad una figura altamente professionale come quella del Segretario comunale. Un problema che si è trascinato per troppo tempo e sul quale ho avviato un confronto con il ministro dell’interno Matteo Piantedosi, al fine di giungere ad un intervento immediato, concreto, tangibile”. Esonerare i mini-enti dai costi per i segretari garantirebbe, secondo le intenzioni del ministero, “la piena funzionalità e la capacità amministrativa a quei comuni intenzionati a fare di più ma che da soli non ce la fanno”.

Raccogliendo l’auspicio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (“la funzione dei sindaci va tutelata”, ha detto il Capo dello Stato aprendo l’assemblea di Bergamo, si veda ItaliaOggi di ieri) Zangrillo ha promesso un intervento in prima persona per “avviare sul punto un’interlocuzione con tutti i soggetti competenti”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli secondo cui ai sindaci vanno “tanti onori ma soprattutto tanti oneri: se c’era difficoltà prima a chiudere i bilanci mi chiedo come si faccia a chiuderli oggi. Dopo la pandemia una guerra ai confini all’Europa, la ripresa della migrazione, l’aumento dei costi delle materie prime, dell’energia. A tutti dico ‘ma chi ve lo ha fatto fare”, ha osservato il ministro. Nella “sua” Bergamo, Calderoli ha parlato soprattutto di riforme. Oltre al discusso disegno di legge quadro sull’autonomia differenziata (su cui oggi ci sarà un nuovo confronto in Conferenza delle regioni), Calderoli ha rilanciato il tema dell’elezione diretta del presidente della Repubblica (“il faro di tutto” che secondo il ministro non implica necessariamente l’adozione di modelli costituzionali a noi estranei come il presidenzialismo statunitense, il cancellierato tedescoo del semi-presidenzialismo francese) e del ritorno all’elezione diretta dei presidenti di provincia e dei consigli provinciali che dovrà essere una necessaria conseguenza della revisione della legge Delrio.

* Articolo integrale pubblicato su Italiaoggi del 24 novembre 2022.

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