Con comunicato del 1 agosto 2019 ANCI il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni, dalle pagine toscane del quotidiano La Repubblica, oggi rilancia l’allarme sulle tariffe degli scuolabus, dopo una sentenza della Corte dei Conti che rischia di far andare alle stelle i costi del servizio per le famiglie. Biffoni dà voce a decine di primi cittadini, soprattutto dei Comuni più piccoli e isolati. “E’ un enorme passo indietro – afferma Biffoni – Vengono messi dei paletti che ci impediscono di contribuire alla copertura di un servizio essenziale. Far andare i bambini a scuola a costi contenuti è una forma di rispetto del diritto allo studio”.
Nello specifico, la Corte dei Conti del Piemonte ha individuato la natura del trasporto scolastico come servizio pubblico locale e non a domanda individuale: una interpretazione che mette a rischio l’erogazione di un servizio importante per le famiglie. Biffoni quindi rilancia la richiesta di una rapida soluzione del problema, a meno di due mesi dall’inizio delle scuole, e ricorda che il segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra ha già scritto in proposito ai Ministeri dell’Istruzione e delle Infrastrutture. Anci sottolinea che il trasporto scolastico è un servizio pubblico, riconosciuto nell’ambito del diritto allo studio, costituzionalmente garantito, rivolto alle famiglie a sostegno della fruizione dell’istruzione di base e il cui esercizio, da parte dei Comuni, non dovrebbe essere subordinato a regole così rigide. Da qui l’invito ai due Ministeri ad individuare, prima dell’avvio del prossimo anno scolastico, una idonea soluzione attraverso un intervento normativo oppure una circolare esplicativa che definisca, nell’ambito dell’autonomia dell’Amministrazione e nel rispetto degli equilibri di bilancio, le modalità per assicurare alle comunità un servizio fondamentale come quello dello scuolabus.
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