Sanzioni alleggerite per gli enti deficitari

ItaliaOggi
20 Dicembre 2022
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di MATTEO BARBERO (ItaliaOggi – 20/12/2022) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.

Alleggerimento delle sanzioni per gli enti strutturalmente deficitari. Innalzamento fino al 2025 del tetto massimo per le anticipazioni di tesoreria. Allungamento dei termini per la sottoscrizione e la verifica degli accordi per il ripiano dei disavanzi. Sono queste le tre principali novità per gli enti locali contenute negli emendamenti alla manovra presentati dal Governo, cui si aggiungono altri interventi destinati a singole amministrazioni (come le regioni Calabria e Sicilia, che portano a casa, rispettivamente, 440 milioni per il dissesto idrogeologico e 200 milioni a titolo di retrocessione delle accise e 100 , o le province di Chieti e Pescara, per le quali vengono stanziati 14 milioni per far fronte ai contenziosi che hanno bloccato l’asse attrezzato fra le due città, o ancora per i comuni di Linosa e Lampedusa, a a favore dei quali viene previsto un contributo straordinario pari a 850.000 euro). Viceversa, le misure di carattere generale hanno un tratto comune: quello di essere tutte a costo zero. La coperta a disposizione del governo, infatti, è corta e quindi non c’è traccia degli interventi richiesti da Anci, che erano cifrati complessivamente in circa 400 milioni. La proposta emendativa prevede, in primo luogo, che agli enti locali strutturalmente deficitari, che non rispettano i livelli minimi di copertura dei costi di gestione di servizi essenziali, non si applichi la sanzione della decurtazione pari all’1 per cento delle entrate correnti risultanti dal rendiconto della gestione del penultimo esercizio finanziario precedente a quello in cui viene rilevato il mancato rispetto dei predetti limiti minimi di copertura. La norma è dettata “in considerazione della situazione straordinaria di emergenza determinatasi relativamente alla spesa per utenze di energia elettrica e gas”, a fronte del quale, però, non sono state al momento reperite altre risorse. Si prevede, altresì, di estendere per il triennio 2023-2025 la misura dell’innalzamento da trea cinque dodicesimi del limite massimo di ricorso da parte degli enti locali ad anticipazioni di tesoreria.

Viene  inoltre differito, rispettivamente, dal 15 febbraio 2022 al 31 gennaio 2023 il termine ultimo per la sottoscrizione dei c.d. Patti Draghi, ovvero degli accordi con i comuni maggiormente appesantiti sul piano finanziario per il ripiano dei rispettivi disavanzi, cui è subordinato l’erogazione del previsto contributo,e dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023 la prima verifica dell’attuazione degli accordi medesimi.

* Articolo integrale pubblicato su Italiaoggi del 20 dicembre 2022.

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