Rendiconto, Anci e Anci Campania chiedono lo slittamento al 31 maggio

La proposta si giustifica anche alla luce del ritardo con il quale sono state messe a disposizione degli enti locali le informazioni contabili necessarie per redigere contestualmente la certificazione Covid e il rendiconto   nelle sue diverse componenti.

21 Aprile 2021
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In considerazione delle difficoltà operative determinate dal protrarsi della crisi pandemica da virus Covid-19, nonché dell’opportunità di abbinare il termine per la deliberazione del rendiconto degli enti locali relativo all’anno 2020 con quello fissato per la certificazione dell’utilizzo dei fondi straordinari erogati nel 2020, di cui al decreto del ministero dell’Economia e delle finanze del 1° aprile 2021, n. 59033, il termine di deliberazione dei rendiconti relativi all’esercizio 2020 per gli enti locali ed i loro organismi strumentali, ordinariamente fissato al 30 aprile 2021, sia differito al 31 maggio 2021. E’ quanto chiedono Anci e Anci Campania facendosi portavoce del disagio di molti enti locali.

La motivazione di questo differimento di un mese non è astrusa, anzi è molto semplice.

E sono come detto sostanzialmente due: 1) le difficoltà connesse all’emergenza epidemiologica tuttora in corso: 2) l’impiego dei fondi straordinari 2020 (il cosiddetto Fondone), i cui numerosi correttivi sono stati approvati in Conferenza Stato-Città il 25 marzo e con Dl il 1 aprile.

Con il differimento, in altri termini, si permetterà agli enti locali una importante semplificazione amministrativa.

Infatti, dovendo ciascun ente predisporre le risultanze della prima certificazione Covid dopo l’approvazione del rendiconto 2020, verosimilmente in molti casi non vi sarà una piena aderenza della certificazione con i totali di avanzo vincolato e avanzo libero riportati in prima battuta nel rendiconto. Sulla base delle regole ordinarie, quindi, per diversi enti si porrebbe la necessità di validare in consiglio comunale un documento sostanzialmente identico a quello già approvato, anche quando il valore complessivo del risultato di amministrazione risulta confermato. In quest’ultimo caso, invece, sarebbe auspicabile demandare il mero onere amministrativo solo in capo al responsabile del servizio finanziario.

La proposta si giustifica anche alla luce del ritardo con il quale sono state messe a disposizione degli enti locali le informazioni contabili necessarie per redigere contestualmente la certificazione Covid e il rendiconto   nelle sue diverse componenti.

Al differimento al mese di maggio del conto consuntivo, l’Anci e Anci Campania chiedono anche il correlato differimento degli equilibri e dell’assestamento del bilancio di previsione al 30 settembre 2021 (anziché al 31 luglio) oltre al differimento al 30 novembre 2021 del bilancio consolidato previsto, invece, per il 30 settembre. Ma di questo avremo più tempo per parlare.

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Stefano Maini | 2020 Maggioli Editore

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