Referto del controllo di gestione e piani di razionalizzazione all’esame dei giudici contabili

I giudici contabili rilevano l’omessa trasmissione sia del referto del controllo di gestione che del piano triennale di contenimento delle spese di funzionamento. Qui di seguito i rilievi della Corte.

16 Gennaio 2020
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I giudici contabili rilevano l’omessa trasmissione, nonostante l’obbligo legislativo, da parte di un ente locale sia del referto del controllo di gestione che il piano triennale di contenimento delle spese di funzionamento delle strutture. Qui di seguito i rilievi della Corte dei conti del Veneto (deliberazione n.1/2020).

Referto del controllo di gestione

Il Collegio contabile evidenzia come l’ente non abbia adempiuto all’obbligo di comunicazione annuale del referto del controllo di gestione ex art. 198- bis del D.Lgs. n. 267/2000. I giudici contabili sottolineano che una corretta e bilanciata attività di controllo interno si manifesta, in diversi adempimenti previsti dal legislatore siano essi, nel loro complesso finalizzati a monitorare periodicamente il raggiungimento degli obiettivi in precedenza definiti nell’attività di programmazione e, dall’altra a far emergere gli elementi per la valutazione e adozione di misure correttive nella gestione. L’attività gestionale dell’ente locale deve pertanto essere strutturata, sotto il duplice profilo sostanziale oltre che formale, nella pianificazione efficiente ed efficace dei propri processi gestionali di programmazione delle previsioni di entrata e di spesa e nei successivi controlli finalizzati alla verifica dell’effettivo raggiungimento di tali risultati e alla eventuale rimozione di criticità emergenti. Il controllo di gestione si riferisce invero all’introduzione della cultura del risultato, e rappresenta una delle quattro forme sistemiche di controllo interno previste dall’art. 147 del TUEL, e in particolare come stabilito dall’art. 197, comma 2, dello stesso D.Lgs. n. 267/2000, allo stesso è rimessa la verifica dell’efficienza, dell’efficacia e dell’economicità dell’azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi, il rapporto costi-risultati. L’attivazione e il mantenimento del controllo di gestione vanno fatti pertanto tenendo ben presente l’impatto di tale sistema, individuando una nuova modalità di approccio nella gestione in modo da facilitare il passaggio da una “gestione per adempimenti” ad una gestione basata su una pianificazione integrale ed integrata.

Piani triennale di razionalizzazione

Altra omissione rilevata dal Collegio contabile si riferisce al mancato invio dei piani triennali sul contenimento delle spese di funzionamento delle strutture, in ossequio a quanto disposto dall’art. 2, commi 594-599, della legge 24/12/2007 n. 244, secondo la quale le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, adottano piani triennali per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo delle dotazioni strumentali, anche informatiche, delle autovetture di servizio e dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali.

Il Collegio contabile sottolinea la rilevanza dell’adempimento del processo nella sua completezza, anche attraverso lo strumento della relazione a consuntivo, che consente l’analisi sistematica delle azioni e dei risultati conseguiti, con la finalità di offrire una rappresentazione unitaria, comprensibile e sintetica dell’intervento di razionalizzazione che impatta sulla gestione finanziaria e organizzativa dell’ente nell’arco temporale annuale, offrendo peraltro la possibilità di sviluppare e completare misure di miglioramento efficaci, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi complessivi posti nell’orizzonte temporale triennale.

Cantieri stradali: gestione della sicurezza e delle manutenzioni

Il volume contiene utili suggerimenti ed interpretazioni, suffragate dall’esperienza professionale e dallo studio della normativa e della giurisprudenza, per una corretta gestione dei cantieri stradali, nel rispetto della disciplina della circolazione stradale e delle disposizioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Una guida, volutamente snella e di rapida consultazione, che intende offrire un quadro sintetico delle norme a cui è indispensabile far riferimento e che contiene innumerevoli indicazioni operative alla luce delle più recenti pronunce giurisprudenziali. Un apposito capitolo è stato, inoltre, dedicato al Decreto Ministero del lavoro e delle politiche sociali 22 gennaio 2019 (in vigore dal 15 marzo 2019) sull’individuazione delle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare. L’opera si propone, pertanto, di fornire un supporto di conoscenza e pratico agli uffici comunali, agli operatori di polizia stradale e dello SPISAL, nonché a tutte le figure professionali che, a vario titolo, svolgono la propria attività nell’ambito dei cantieri stradali. Girolamo Simonato, Comandante Polizia Locale di Piazzola sul Brenta (PD). Autore di pubblicazioni e docente in vari corsi di aggiornamento e convegni nazionali.Federico Cesarin, Assessore al Comune di Vigodarzere (PD), esperto e docente in corsi di aggiornamento sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

Girolamo Simonato – Federico Cesarin | 2019 Maggioli Editore

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