Molte p.a. puntano a chiudere la partita entro dicembre per evitare l’esercizio provvisorio PNRR Istruzioni per l’uso
Doppia via per far quadrare i conti nonostante le bollette
Rebus conti per gli enti locali. Mai come quest’anno la quadratura del bilancio di previsioneè un esercizio complesso. Sono tuttavia molte le amministrazioni che puntano a chiudere la partita entro il 31 dicembre, in modo da evitare l’esercizio provvisorio. Si tratta di una scelta pienamente condivisibile, essendo sempre preferibile un bilancio imperfetto approvato nei termini piuttosto che un ottimo bilancio licenziato in ritardo. Può quindi essere utile fare un breve quadro delle partite più importanti. Caro bollette. Nella manovra è previsto il ri-finanziamento anche per il 2023 del fondo di all’articolo 27, comma 2, del dl 17/2022. Tuttavia, i bilanci vanno ovviamente costruiti a legislazione vigente, per cui al momento non è possibile iscrivere nulla sul 2023. Per quadrare abbiamo due strade: 1) prevedere la spesa per gas ed energia al livello standard, motivando in ordine all’auspicabile (anche se improbabile) calo dei prezzi e poi in corso di esercizio adeguare gli stanziamenti di spesa coprendoli con le maggiori entrate; 2) tagliare temporaneamente altre spese, che poi potranno essere ripristinate quando si avrà certezza delle somme trasferite. Fondo Imu-Tasi. La legge di bilancio dovrebbe stabilizzare entrambe le quote del contributo, ma al momento vale quanto già evidenziato per i contributi per il calo bollette, per cui, fino a quando il testo non arriverà in Gazzetta ufficiale, potrà essere iscritta la sola tranche già prevista a regime (190 milioni) e non gli ulteriori 110 milioni. La partita riguarda 1800 comuni che ben conoscono le cifre in gioco. Fondo di solidarietà. Anche qui al momento le maggiori spettanze previste dalla manovra non possono essere iscritte. Prudenzialmente di possono confermare gli stanziamenti 2022, che tuttavia dovranno essere monitorati in corso d’anno in base al nuovo riparto, che potrebbe portare a qualche (modesta) variazione. Crescono invece, anche a legislazione vigente, le quote vincolate per il sociale. Pnrr. Ricordiamo la regola che consente di iscrivere le relative entrate anche in esercizio provvisorio e di accertarle in base al solo provvedimento di assegnazione e quella che consente di operare anche in esercizio provvisorio. Suggeriamo di operare le necessarie variazioni di esigibilità entro fine anno con determinazione. Fondo crediti di dubbia esigibilità. Qui non si registrano novità. Da segnalare solo la possibilità per gli enti di sostituire i dati del 2020 e del 2021 con quelli del 2019, per cui potranno essere utilizzate le annualità 2017/2021, secondo lo schema 2017+2018+2019+2019+2019. Fondo garanzia debiti commerciali. In base ad una lettura letterale della disciplina legislativa (commi 858-872 della legge 145/2018), alla verifica sull’an e sul quantum dell’accantonamento per il fondo garanzia debiti commerciali si deve provvedere entro il 28 febbraio dell’esercizio di rifermento, attraverso una variazione da approvare con deliberazione di Giunta. Tale tempistica è proprio finalizzata a disporre dei dati definitivi. Tuttavia, laddove il bilancio sia approvato in data antecedente, su suggerisce di operare comunque una verifica su dati di pre-consuntivo, salvo successivo aggiornamento quando si avranno quelli definitivi.
* Articolo integrale pubblicato su Italiaoggi del 9 dicembre 2022.
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