07
maggio 2025
ore 09.00-13.00
L’individuazione e gestione del conflitto d’interessi
Gli obblighi di astensione e gli obblighi dichiarativi. L’elaborazione di misure per la prevenzione e il contrasto del conflitto d’interessi
Docente: Cristiana Bonaduce
• procedure di affidamento dei contratti pubblici;
• commissioni di concorso;
• controlli, verifiche ispezioni e sanzioni.
Contestualmente si analizzeranno gli ulteriori aspetti di natura gestionale, quali gli obblighi di astensione e dichiarativi, la gestione e conservazione delle dichiarazioni e i flussi informativi nei confronti del Responsabile della prevenzione della corruzione.
Ampio spazio sarà dedicato all’esame di casi operativi, interpretati alla luce dei più significativi orientamenti dell’ANAC e della giurisprudenza.
Attraverso le apposite funzionalità della piattaforma sarà possibile porre domande e quesiti al docente.
Programma
Il conflitto di interessi
La nozione di conflitto di interessi: ratio della previsione e inquadramento normativo nel contesto nazionale ed internazionale di lotta alle frodi e alla corruzione.
Le disposizioni normative in materia.
La corretta individuazione del conflitto di interessi in concreto:
• ipotesi tipiche ed atipiche;
• il conflitto attuale e potenziale;
• il conflitto di interessi apparente;
• le “gravi ragioni di convenienza”.
Esame di casi concreti, prassi ANAC e giurisprudenza amministrativa su ipotesi, tipizzate e non, di conflitto di interessi.
Il conflitto di interessi nelle diverse aree dell’Ente: focus sulle aree più esposte a rischio di corruzione
La mappatura dei processi: l’individuazione e ponderazione del rischio nei vari processi.
La gestione del rischio: individuazione delle misure.
Il conflitto di interesse nelle procedure di gara:
• l’art. 16 del Codice dei contratti (D.Lgs. n. 36/2023);
• cos’è il conflitto di interesse “non diversamente risolvibile”? Pronunce della giurisprudenza
• il conflitto di interessi nelle procedure PNRR e PNC;
• gli orientamenti ANAC e giurisprudenziali sulle commissioni di gara.
Il conflitto di interesse nella selezione del personale, con particolare riferimento ai componenti delle commissioni giudicatrici di concorsi pubblici.
Il conflitto di interesse nei processi di controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni.
La gestione in concreto del conflitto d’interessi: modalità e obblighi
L’obbligo di astensione.
La comunicazione del conflitto di interesse all’Amministrazione.
Gli obblighi dichiarativi e di comunicazione.
Il contenuto della dichiarazione.
La gestione delle dichiarazioni da parte dell’Amministrazione.
I controlli sulle dichiarazioni: individuazione delle modalità, tempi ed autori dei controlli, anche alla luce delle indicazioni di ANAC.
Le altre misure di prevenzione e mitigazione del rischio del conflitto d’interessi.
La corretta gestione del dovere di astensione: gli orientamenti dell’ANAC.
Le misure rafforzative e le misure inadeguate.
Le conseguenze in caso di violazione
L’abolizione dell’abuso d’ufficio e l’assenza di conseguenze penali.
Le altre conseguenze giuridiche derivanti dalla violazione e dall’inosservanza delle disposizioni sul conflitto di interessi: responsabilità disciplinari, amministrative, contabili, civilistiche ecc.
Il regime sanzionatorio e le responsabilità.
08
maggio 2025
ore 15.00-17.00
Le responsabilità civili, penali ed erariali del responsabile finanziario
Docente: Vincenzo Giannotti
Attraverso le apposite funzionalità della piattaforma sarà possibile porre domande e quesiti al docente.
Programma:
L’autonomia sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Le indicazioni dei giudici contabili sul valore del parere contabile.
I presupposti per il falso ideologico sui documenti di bilancio.
Il rimborso delle spese di rappresentanza in assenza dei presupposti.
Le possibili responsabilità erariali del responsabile finanziario.
La ricognizione delle società partecipate.
Indicazioni della magistratura civile, penale ed erariale.
14
maggio 2025
ore 9.30-12.30
La nuova contabilità Accrual delle Pubbliche Amministrazioni
Adempimenti della fase pilota: provvedimenti, rilevazioni, tempistiche, soggetti coinvolti, norme e principi di riferimento
Docente: Mauro Bellesia
La nuova contabilità Accrual per tutte le Pubbliche Amministrazioni italiane è stata approvata dallo Standard Setter Board e dalla Struttura di Governance del Ministero dell’Economia a giugno 2024. Si tratta di un Quadro Concettuale (QC) di n. 18 standard contabili, denominati ITAS. Il cronoprogramma prevede, nel 2025, l’avvio di una fase pilota e l’applicazione a regime della nuova contabilità negli anni seguenti.
Questo corso, di taglio operativo, affronta le principali tematiche della fase di prima applicazione della riforma Accrual tra cui:
• rilevazioni contabili;
• collegamenti con la contabilità preesistente;
• atti amministrativi e documenti contabili;
• valorizzazione e aspetti organizzativi.
Attraverso le apposite funzionalità della piattaforma sarà possibile porre domande e quesiti al docente.
Programma:
– Il cronoprogramma di attuazione della nuova contabilità Accrual.
– Il quadro normativo “First time adoption”.
– Analisi degli adempimenti durante la “fase pilota”: tempi, soggetti coinvolti, norme e principi di riferimento.
– Contenuti della delibera di Giunta di approvazione degli interventi di adeguamento dei sistemi informativi-contabili.
– Modelli di bilancio da utilizzare: ITAS 1, schemi di conto economico e di stato patrimoniale.
– Il Piano dei conti.
– Raccordo tra le voci del piano dei conti e degli schemi di bilancio ex D. Lgs. 118/2011 e Accrual.
– Rilevazioni contabili, rettifiche, integrazioni ed elaborazione del conto economico e dello stato patrimoniale.
– Il primo ciclo di formazione obbligatoria del MEF.
– Inventari e problematiche applicative.
– I difficili rapporti con la contabilità finanziaria ex D.Lgs. n. 118/2011.
– Il ruolo del responsabile del servizio finanziario, dei revisori dei conti e delle società fornitrici di software.
15
maggio 2025
ore 14.30-16.30
Tributi Locali. Commento delle principali sentenze recentemente emanate della Corte di cassazione
a cura di Antonio Chiarello
Il corso si propone di commentare le più recenti sentenze della Corte di cassazione in tema di tributi locali e CUP, valutandone l’impatto sia con riferimento all’attività accertativa, al contenzioso ed alla conseguente revisione dei regolamenti comunali. Attraverso le apposite funzionalità della piattaforma sarà possibile porre domande e quesiti al docente.
Programma:
IMU
Rimborso F/7;
Aree edificabili qualificazione e valore;
Esenzione beni-merce;
TARI
Aree scoperte pertinenziali;
Rifiuti speciali e rifiuti urbani;
Quota fissa e quota variabile;
ACCERTAMENTO
Motivazione e prova
Termine per l’accertamento
Schema d’atto
CANONE UNICO PATRIMONIALE
Pubblicità su strada provinciali;
Antenne telefoniche e patrimonio disponibile.
16
maggio 2025
ore 9.00-13.00
L’affidamento di consulenze, incarichi e rapporti di collaborazione negli Enti e Società pubbliche
Regole e casistica operativa, tra Codice dei contratti pubblici e normativa civilistica, Linee guida ANAC e giurisprudenza comunitaria
Docente: Margherita Bertin
Il tema del conferimento di incarichi esterni continua a risentire delle difficoltà interpretative derivanti dalla dicotomia tra disciplina degli incarichi (ex art. 2229 e ss. del Codice civile) e regolamentazione degli appalti (art. 1665 e ss. del Codice civile, nonché D.Lgs. n. 36/2023). Peraltro, con alcune pronunce la giurisprudenza ha contributo ad aumentare l’incertezza applicativa. Certamente l’affidamento di incarichi esterni con applicazione dell’art. 7, comma 6, del D.Lgs. n. 165/2001 segue una procedimentalizzazione più stringente di quanto, con ogni probabilità, consentirebbe di fare il Codice dei contratti pubblici.
Il corso delinea le fondamentali differenze tra incarichi ed appalti, sotto il profilo civilistico e della normativa pubblicistica, approfondendo poi nel dettaglio i presupposti di legittimità per il loro conferimento ai sensi dell’art. 7, co. 6, del D.Lgs. n. 165/2001, gli eventuali limiti di spesa e le regole particolari per gli Enti Locali, non tralasciando i profili inerenti alle responsabilità derivante dai controlli effettuati dalla Corte dei conti. Da ultimo, saranno oggetto di approfondimento il conferimento degli incarichi ai legali e quelli affidati all’interno delle Società pubbliche, temi che spesso nascondono ulteriori insidie per chi predispone gli atti e deve decidere quale disciplina applicare. Attraverso le apposite funzionalità della piattaforma sarà possibile porre domande e quesiti al docente.
Programma:
Le nozioni di fondo
La normativa civilistica di riferimento e i tratti distintivi fondamentali tra il contratto d’opera (art. 2222 del Codice civile), la prestazione d’opera intellettuale (art. 2230 del Codice civile), il contratto d’appalto (art. 1655 del Codice civile) e la prestazione di lavoro subordinata (art. 2094 del Codice civile).
La normativa pubblicistica: in particolare gli operatori economici ex artt.1, co. 1, lett. l), allegato I.1, e 65 del D.Lgs. n. 36/2023; l’art. 7 comma 6 e ss., del D.Lgs. n. 165/2001.
I singoli presupposti di legittimità degli incarichi
I presupposti soggettivi e oggettivi:
• l’accertamento oggettivo della carenza di personale ed il principio dell’autosufficienza organizzativa (i profili della motivazione dell’atto);
• la qualificazione dell’incaricato (la specializzazione “universitaria” e le eccezioni);
• le competenze dell’Ente (la “funzionalizzazione” dell’incarico);
• l’oggetto dell’incarico (in particolare gli incarichi di studio, consulenza e ricerca e quelli di collaborazione);
• il divieto di eterodeterminazione;
• la temporaneità dell’incarico (le previsioni normative, la proroga e il rinnovo, condizioni e limiti);
• la preventiva determinazione di durata, oggetto e compenso;
• la procedura comparativa e le eccezioni giurisprudenziali.
Gli ulteriori presupposti per gli Enti Locali:
• gli adempimenti degli Enti Locali;
• i vincoli introdotti dalla Legge di stabilità 2013 e dal D.Lgs. n. 75/2017.
I presupposti quantitativi, ovvero i limiti di spesa degli incarichi:
• il limite di spesa quantitativo generale ex art. 6, co. 8, del D.L. n. 78/2010;
• il limite quantitativo speciale per gli Enti Locali;
• altri Enti diversi dagli Enti Locali;
• i limiti al trattamento onnicomprensivo.
Profili soggettivi
– La competenza all’affidamento degli incarichi negli Enti Locali e gli obblighi di pubblicazione ex art. 22 del D.Lgs. n. 33/2013.
– I destinatari degli incarichi
– A chi può essere affidato l’incarico, i divieti, i casi esclusi.
Il regime dei controlli
Il controllo sui regolamenti e il controllo sui singoli atti di incarico, tra norme e pronunce.
La delibera n. 135/2024 della Sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna della Corte dei conti.
La responsabilità nell’affidamento degli incarichi
Gli incarichi illegittimi.
Gli incarichi in violazione dei limiti di spesa.
La violazione delle norme in materia di pubblicazione degli incarichi.
Gli incarichi ai legali (cenni)
Gli orientamenti in tema di incarichi agli avvocati.
La posizione di Anac e del Consiglio di Stato.
La disciplina del Codice dei contratti pubblici: profili essenziali.
20
maggio 2025
ore 10.00-12.00
La gestione dell’IRAP nelle Amministrazioni e Società pubbliche
La dichiarazione IRAP 2025 (anno d’imposta 2024)
Docente: Valentina Valentini
Il corso propone le linee guida per assicurare l’adeguata gestione dell’IRAP e per valutare la convenienza dell’assoggettamento all’imposta delle attività commerciali in base al calcolo dell’IRAP contabile.
Con l’occasione si forniranno indicazioni operative per la corretta compilazione della dichiarazione 2025 (relativa all’anno d’imposta 2024).
Attraverso le apposite funzionalità della piattaforma sarà possibile porre domande e quesiti al docente.
Programma:
• Il metodo retributivo.
• Il metodo contabile.
• Il metodo misto (retributivo e contabile).
• La dichiarazione IRAP 2025 (anno d’imposta 2024).
• Esame e soluzione dei casi operativi di maggiore interesse per Amministrazioni e Società pubbliche.
27
maggio 2025
ore 9.00-12.00
Incentivi alle funzioni tecniche
Il quadro aggiornato alla luce della più recente giurisprudenza contabile e del Decreto correttivo (D.Lgs. n. 209/2024)
Docente: Morris Montalti
Il corso fornisce conoscenze di sistema e di dettaglio necessarie alla gestione operativa dell’intero processo di riconoscimento degli incentivi alle funzioni tecniche:
redazione dell’atto di regolazione interna;
ruolo della contrattazione collettiva nazionale ed integrativa;
accantonamento delle risorse;
rendicontazione delle attività;
accertamento dirigenziale;
fasi e tempi di liquidazione;
vincoli di destinazione della quota parte del 20%.
L’analisi dell’art. 45 del Codice (D.Lgs. n. 36/2023) e del suo Allegato I.10 è svolta sia attraverso un analitico confronto con i suoi precedenti normativi storici – e in particolare con l’art. 113 del D.Lgs. n. 50/2016 -, sia attraverso la verifica della giurisprudenza contabile della Corte dei conti e delle prassi applicative di ANAC, MIT, MIMS e MEF, antecedenti e successive all’entrata in vigore del nuovo Codice.
Inoltre, saranno delineati l’impatto ed i possibili sviluppi futuri in materia anche alla luce della recente sentenza della Corte dei Conti, sez. Piemonte, n. 145/2024, di grande rilievo per quanto attiene alla responsabilità erariale, nonché alla luce del D.Lgs. 209/2024 (Decreto correttivo al Codice dei contratti pubblici).
Il metodo di analisi pluridimensionale consentirà, in particolare:
di definire i limiti e il perimetro di riconoscimento degli incentivi alle funzioni tecniche, anche in rapporto alle più dibattute procedure di acquisizione (affidamenti diretti, procedure negoziate senza bando, concessioni, partenariati pubblico-privati, affidamenti alle società in-house), ai singoli profili soggettivi (RUP, DEC, collaboratori singoli e/o in equipe, ecc.), alle attività incentivabili (ivi inclusa la progettazione nei lavori, beni e servizi) e alla digitalizzazione;
di prevenire la responsabilità erariale, attraverso l’individuazione di un “set di principi” fatti propri dalla giurisprudenza contabile, a cui è necessario rifarsi sia per la corretta interpretazione del quadro normativo vigente sia per la motivazione degli atti amministrativi interni;
di orientare i discenti, anche facendo emergere i differenti orientamenti interpretativi fra le diverse Autorità competenti in materia (ad esempio in tema di progettazione);
di individuare la corretta gestione del percorso di erogazione degli incentivi, in rapporto a ciascun subprocedimento e fase, con un focus sulle principali criticità (accertamento dirigenziale, tempi e fasi di liquidazione);
la comprensione dell’impatto dei nuovi principi di risultato e fiducia anche in ordine alla concreta natura giuridica ed evoluzione degli incentivi.
Attraverso le apposite funzionalità della piattaforma sarà possibile porre domande e quesiti al docente.
PROGRAMMA:
Gli incentivi tecnici. Genesi e sviluppo storico: Legge Merloni, Codice “De Lise”, “Codice 50” e art. 45 del “Codice 36”.
Ruolo, limiti e collegamento tra contrattazione decentrata e regolamento interno.
L’incentivo come diritto retributivo connesso all’attribuzione di un incarico al dipendente della P.A.
La graduale procedimentalizzazione amministrativa degli incentivi.
L’accertamento dirigenziale delle attività svolte dal dipendente, preliminare alla liquidazione
I limiti quantitativi alla liquidazione dell’incentivo.
I limiti soggettivi al riconoscimento dell’incentivo, anche con riferimento al personale dirigenziale. Il parere MIT 2904/2024 e le novità introdotte con il D.Lgs. 209/24.
La quota 20% del fondo (c.d. “fondo innovazione”): la finalizzazione ad interessi pubblici.
Il cambio di paradigma con il “Codice 50”: la mancata incentivazione della progettazione lavori; l’estensione degli incentivi a servizi e forniture.
Gli incentivi in rapporto ai vincoli posti al trattamento economico accessorio del personale pubblico: la Legge di bilancio 2018; la deliberazione n. 6/2018 della Corte dei conti, sez. Autonomie.
Gli incentivi al vaglio della giurisprudenza contabile
Le novità introdotte dal D.L. 24 febbraio 2023, n. 13 per gli interventi PNRR, ed il raccordo con l’art. 45 vigente del Codice dei contratti pubblici.
L’art. 45 del D.Lgs. n. 36/2023: il consolidamento della giurisprudenza contabile pregressa.
L’Allegato I.10 al D.Lgs. n. 36/2023: le attività tecniche incentivate.
La relazione illustrativa di accompagnamento al Codice: valore ed efficacia giuridica.
Gli incentivi e il principio di risultato (art. 1 del Codice): il nuovo ruolo della contrattazione collettiva, del regolamento interno e dell’accertamento dirigenziale.
Gli incentivi e il principio di fiducia (art. 2 del Codice).
Gli sviluppi con il “Decreto correttivo” al Codice dei contratti pubblici.
Gli indirizzi giurisprudenziali e pareri delle Autorità competenti in merito all’art. 45 del D.Lgs. n. 36/2023. La rilevanza espressa ai fini della “colpa grave” della responsabilità amministrativa
Considerazioni sulla natura giuridica dell’incentivo: diritto soggettivo o interesse legittimo?
27
maggio 2025
ore 14.00-16.00
L’assicurazione delle stazioni appaltanti
Docente: Morris Montalti
Il corso fornisce conoscenze di sistema e di dettaglio in materia di assicurazione delle stazioni appaltanti, così come previsti e disciplinati nel Codice dei contratti pubblici. In particolare, dopo un inquadramento sistematico della normativa vigente, il corso chiarisce gli aspetti operativi sottesi alle valutazioni in capo alle stazioni appaltanti:
ruolo del principio di fiducia di cui all’art. 2 del Codice in rapporto all’assicurazione della stazione appaltante;
i vincoli di destinazione della quota parte del 20% di cui all’art. 45 del Codice dei contratti pubblici;
le disposizioni specifiche sull’assicurazione nel settore lavori, forniture e servizi;
la sussistenza di obblighi assicurativi;
la valutazione e adozione di ulteriori assicurazioni facoltative;
l’ambito oggettivo di copertura delle assicurazioni;
l’assicurabilità della responsabilità civile – colpa grave;
le risorse utilizzabili a copertura delle assicurazioni facoltative.
L’analisi del quadro normativo vigente è svolta attraverso la verifica della giurisprudenza contabile della Corte dei conti e delle prassi applicative di ANAC, MIT e MIMS.
Inoltre, saranno delineati l’impatto e i possibili sviluppi futuri in materia anche alla luce della recente pronuncia della Corte Costituzionale n. 132/2024 e della Corte dei Conti, sez. Piemonte, n. 145/2024, di grande rilievo per quanto attiene alla responsabilità erariale e agli obblighi assicurativi della stazione appaltante.
Attraverso le apposite funzionalità della piattaforma sarà possibile porre domande e quesiti al docente.
PROGRAMMA:
– Il principio di fiducia e l’assicurazione della stazione appaltante.
– L’art. 45 del Codice e la quota 20% del fondo (c.d. “fondo innovazione”): la finalizzazione ad interessi pubblici e agli obblighi assicurativi della stazione appaltante.
– Le disposizioni specifiche in materia di assicurazione i lavori, servizi e forniture.
– La copertura degli oneri di assicurazione obbligatoria del personale.
– La copertura della responsabilità amministrativo-contabile del dipendente pubblico.
– La copertura della responsabilità civile verso terzi dell’Amministrazione e del dipendente pubblico (colpa lieve e colpa grave).
– La copertura assicurativa per i verificatori di conformità dei progetti.
– La copertura per RUP, DEC e altre figure degli appalti. Le prospettive (e criticità) delineate dalla Corte dei Conti, sez. Piemonte, n. 145/2024.
– La sentenza della Corte Costituzionale n. 132/2024: impatto e possibili scenari sulla responsabilità erariale e sugli obblighi assicurativi della stazione appaltante.
24
giugno 2025
ore 14.00 – 16.00
Le disciplina dell’Equo compenso, anche alla luce del “Decreto correttivo” al Codice dei contratti pubblici
Docente: Morris Montalti
Il corso fornisce conoscenze di dettaglio in relazione al tema – di grande rilievo attuale tecnico-operativo – dell’equo compenso e della sua applicazione ai molteplici tipi di affidamento dei contratti pubblici, ivi inclusi i servizi di architettura e di ingegneria. Il corso affronta altresì alcune questioni tuttora critiche, fra cui quella dell’applicabilità della disciplina apportata dal D.Lgs. n. 209/2024 (Decreto correttivo) all’art. 41 del Codice dei contratti pubblici anche ad altri servizi di natura intellettuale, nonché agli affidamenti non sottoposti all’ambito di applicazione del Codice.
In particolare, sarà analizzata la disciplina protettiva alternativa di cui alla L. 49/2023, sia in rapporto all’art. 8 del Codice e alla sua “compatibilità” con il sistema della gara pubblica, che alla luce della più recente e risolutiva giurisprudenza del Consiglio di Stato.
Il corso seguirà un approccio critico e sistematico, al fine di rispondere alle questioni di maggiore interesse operativo per le Amministrazioni.
Attraverso le apposite funzionalità della piattaforma sarà possibile porre domande e quesiti al docente.
Programma:
• La «prima disciplina» di cui alla L. n. 49/2023.
• Definizione di equo compenso e il ruolo delle tabelle ministeriali.
• L’ambito di applicazione della L. n. 49/2023 anche alle Pubbliche Amministrazioni.
• Nullità di protezione e rimedi esperibili.
• Il conflitto giurisprudenziale ante Decreto correttivo generato dalla L. n. 49/2023 con riferimenti agli affidamenti dei servizi di architettura e ingegneria.
• Gli esiti del conflitto giurisprudenziale ante correttivo: Consiglio di Stato, sez. III, 27.1.25 n. 594.
• La «seconda disciplina» dell’equo compenso contenuta nel Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023) per i servizi di ingegneria e architettura, apportata dal Decreto correttivo (D.Lgs. n. 209/2024).
• “Equità” e disciplina integrativa della modalità di determinazione dell’equo compenso: riconduzione al risultato.
• Le modifiche all’art. 8 del Codice introdotte dal Decreto correttivo.
• L’applicazione del criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa per le procedure sopra e sotto soglia comunitaria.
• Il ruolo del giudizio di anomalia dell’offerta.
• L’ambito di applicazione della disciplina integrativa sulla “applicazione del principio dell’equo compenso” per i sia a tutti i servizi di natura intellettuale.
• La categoria dei servizi di natura intellettuale: Consiglio di Stato, sez. V, 1234/22.
• L’equo compenso nell’affidamento dei servizi legali e servizi informatici.
• Possibile efficacia retroattiva dell’art. 41, commi 15-bis, ter e quater.
09
ottobre 2025
ore 10.00-12.00
La fiscalità passiva negli Enti Locali
Disciplina e casistica operativa
Docente: Valentina Valentini
Gli Enti Locali si trovano ad affrontare quotidianamente problematiche relative alla gestione della fiscalità. La casistica è particolarmente significativa. A titolo esemplificativo:
– la valutazione della rilevanza IVA di una nuova attività;
– la valutazione della contabilità separata nel caso di attività esenti e generazione del pro-rata di detraibilità;
– l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche (se e quando versarla);
– la valutazione della convenienza dell’assoggettamento delle attività commerciali con il calcolo dell’IRAP contabile;
Il corso propone le linee guida per l’efficiente gestione dell’Ufficio e la corretta valutazione dei risvolti fiscali delle attività esercitate dagli Enti Locali.
Attraverso le apposite funzionalità della piattaforma sarà possibile porre domande e quesiti al docente.
Programma:
• L’Ente Locale e l’IVA:
– attività istituzionale ed attività commerciali;
– obblighi contabili;
– split payment, reverse charge ed operazioni con l’estero.
• L’Ente Locale e l’IRES.
• L’Ente Locale sostituto d’imposta.
• L’Ente Locale e l’IRAP:
– sistema retributivo;
– metodo contabile.
• Imposta di registro e imposta di bollo.