di Cristina Bartelli
Arrivano gli emendamenti dei relatori al decreto legge fisco. Ai comuni risorse per 990 mln
Si pagherà fino al 16 gennaio. Stretta sui ricorsi sui ruoli
Rimessione in termini per avvisi bonari e comunicazioni che potranno essere regolarizzati entro il 16 gennaio 2022. Contributi ai comuni per circa 990 mln di euro che arrivano da sforbiciata al cashback e al fondo patrimonializzazione delle pmi.E infine non impugnabilità del ruolo. Sono questi alcuni degli emendamenti messi a punto dai relatori Emiliano Fenu (M5s) e Mauro Laus (Pd) alla legge di conversione del dl fisco (dl 157/21), all’esame della commissione finanze del senato e che dovrà approdare in aula per il voto dal 30 novembre 2021.
Avvisi bonari e comunicazioni di irregolarità si pagano in più tempo e a rate. Il primo intervento sul calendario fiscale non è quello che sposterà di un mese il termine per il pagamento delle cartelle, i relatori intervengono sui controlli formali e gli avvisi bonari, atti che l’amministrazione finanziaria invia quando trova delle irregolarità nella compilazione della dichiarazione dei redditi. In questo caso dunque I versamenti delle somme dovute in scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 ed il 31 maggio 2020 e non eseguiti, entro il 16 settembre 2020 o, nel caso di pagamento rateale, entro il 16 dicembre 2020, possono essere effettuati entro il 16 gennaio 2022, senza l’applicazione di sanzioni ed interessi. I versamenti di cui al comma 1 del presente articolo possono essere effettuati anche in quattro rate mensili di pari importo a decorrere da gennaio 2022 con scadenza il 16 di ciascun mese. Non si procede al rimborso di quanto già versato.
Non impugnabilità del ruolo. Con una modifica al dpr 602/73 si introduce la non impugnabilità dell’estratto di ruolo. Si stabilisce una gerarchia di possibili ricorsi del ruolo in determinati casi: ” Il ruolo e la cartella di pagamento che si assume invalidamente notificata sono suscettibili di diretta impugnazione nei soli casi in cui il debitore che agisce in giudizio dimostri che dalla iscrizione a ruolo possa derivargli un pregiudizio per la partecipazione a una procedura di appalto, per quanto previsto nell’articolo 80, comma 4, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, oppure per la riscossione di somme allo stesso dovute dai soggetti pubblici di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), del decreto ministeriale 18 gennaio 2008, n. 40, per effetto delle verifiche di cui all’articolo 48-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602 o, infine, per la perdita di un beneficio nei rapporti con una pubblica amministrazione”.
Disavanzo comuni e fondo emergenza Covid-19. Per i comuni arrivano stanziamenti da 990 mln. In particolare è riconosciuto un contributo di 150 milioni di euro ai Comuni sede di capoluogo di Città metropolitana con disavanzo procapite superiore a 700 euro. Il contributo sarebbe ripartito in proporzione all’entità del disavanzo stesso. L’emendamento al dl fisco presentato dai relatori prevede poi un aumento delle entrate erariali dai giochi per le province autonome di Trento (90 milioni) e Bolzano (100 milioni), e altri 150 milioni sono stanziati per i comuni siciliani “al fine di accompagnare il processo di efficientamento della riscossione delle entrate proprie”. E’ poi creato un fondo da 600 quale contributo statale a titolo definitivo alle ulteriori spese sanitarie collegate all’emergenza rappresentate dalle regioni e province autonome nell’anno 2021. Risorse da cashback e fondo imprese. Le risorse per gli interventi sugli enti locali arriverebbero da Una riduzione di 380 milioni ai fondi stanziati per il cashback (1,5 miliardi per il 2021 e altrettanti per il 2022) e dalla riduzione di 310 milioni al fondo, istituito dal dl Sostegni di maggio 2020, per il rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni. Lo stanziamento iniziale ammontava a 2 miliardi.
In collaborazione con Mimesi s.r.l.
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