Perché la questione è urgente e non offre molto tempo agli amministratori locali. L’anno scorso la via d’uscita era arrivata in modo un po’ acrobatico, con una lettura di Arconet che aveva fatto slittare di 12 mesi il debutto dell’economico patrimoniale, interpretando «fino all’esercizio 2017» come “compreso” nella proroga concessa dall’articolo 232, comma 2 del Tuel.
La stessa lettura, ovviamente, non offre appigli per quest’anno. E sembra complicato fermare la macchina senza modificare quella norma. A non essere cambiata, rispetto all’anno scorso, è l’impreparazione dei piccoli Comuni all’appuntamento con i nuovi conti.
Sempre nella Stato-Città di ieri è arrivato il rinvio dei bilanci articolato per gruppi di Comuni. Slitta al 30 aprile il termine per i preventivi nei Comuni (31 secondo il governo) interessati dalla sentenza 18/2019 della Consulta. Mentre la proroga arriva a fine giugno per il centinaio di Comuni terremotati in attesa dei fondi.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.
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