Piccoli comuni, l’attesa è finita

il Sole24ore
18 Luglio 2023
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di FRANCESCO CERISANO (ItaliaOggi – 15/07/2023) – In collaborazione con Mimesi s.r.l
Lo ha presentato Musumeci. Candidature fino all’8/8. Domande dall’11/9 al 3/10 PNRR Istruzioni per l’uso
Dopo 6 anni il bando della legge Realacci. Ci sono 160 mln
Meglio tardi che mai. Ci sono voluti sei anni, ma finalmente vede la luce il bando che stanzia i contributi per la valorizzazione e il sostegno dei piccoli comuni, in attuazione della legge Realacci del 2017 (n.158). Una legge a sua volta attesa da oltre 16 anni. Il bando che stanzia 132 milioni di euro (fino al 2022) per 5.518 municipi sotto i 5.000 abitanti è stato presentato ieri dal ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumecie dal capo dipartimento di Casa Italia, Luigi Ferrara. I piccoli comuni beneficiari sono stati individuati con dpcm del 23 luglio 2021, ma finora nessuno di questi ha ricevuto fondi in attesa del successivo dpcm che è arrivato nel 2022 e del bando con la definizione degli interventi prioritari presentato ieri. Il governo si è impegnato a rimpinguare le risorse integrandole con ulteriori 30 milioni per il 2023, portando quindi il totale a 162 milioni. Fondi che andranno a finanziare obiettivi strategici per i mini-enti come arredo urbano, riqualificazione dei centri storici, tutela dell’ambiente, mitigazione del rischio idrogeologico, promozione dello sviluppo economico e sociale, recupero delle aree dismesse ma soprattutto messa in sicurezza del territorio. Queste sono le aree di intervento prioritario che premieranno con un punteggio superiorei progetti dei piccoli comuni. I progetti potranno riguardare anche la messa in sicurezza delle strade e degli edifici pubblici (scuole in primis), la riqualificazione di edifici e terreni in stato di abbandono, l’acquisizione di case cantoniere, il recupero e la riqualificazione dei centri storici anche per la realizzazione di alberghi diffusi. Le domande potranno essere presentate da ciascun comune singolarmente, in forma associata o per il tramite di Unioni di comuni, Comunità montane, comunità isolane o di arcipelago. Per ciascun comune potrà essere presentato un solo progetto. L’importo massimo finanziabile sarà di 700.000 euro, cifra che, in caso di presentazione congiunta, aumenterà in base al numero dei comuni rappresentati. Tutte le informazioni relative al bando, compresa la procedura semplificata di presentazione delle domande online, saranno pubblicate sul sito istituzionale del Dipartimento Casa Italia (www.casaitalia.governo.it) Per candidarsi alla presentazione dei progetti basterà mandare una pec tra il 15 luglio e l’8 agosto. Al termine di questa prima fase sarà richiesto ai comuni di allegare tutta la documentazione relativa ai progetti presentando la domanda verae propria nella finestra temporale dall’11 settembre al3 ottobre.A fine novembre sarà approvata la graduatoria dei progetti finanziabili e inviata al ministero dell’interno che entro il mese di dicembre provvederà alla ripartizione dei fondi. “Si tratta di una importante opportunità”, ha commentato il ministro Musumeci, “che spero i comuni vogliano cogliere soprattutto per la messa in sicurezza del loro territorio, se esposto a rischi naturali o antropici. La prevenzione strutturaleè l’unica strada da seguire in Italia, da Nord a Sud, se vogliamo evitare altre sciagure”. “C’è voluto tanto tempoe le risorse a disposizione sono poche, ma come Anci salutiamo con soddisfazione questo passaggio”, ha commentato il presidente dell’Anci Antonio Decaro. “Il meccanismo della legge premiae incoraggia le retie le unioni di piccoli comuni che si mettono insieme per affinità territoriale, e noi come Anci appoggeremo i progetti che verranno presentati.I piccoli comuni vanno sostenuti con servizi adeguatie moderni, riqualificatie valorizzati per il loro patrimonio artistico, culturale e paesaggistico, al fine di combattere il processo di spopolamento che rischia di cancellarli”. Del resto la prevenzione contro lo spopolamentoe il sottosviluppo economico è uno degli obiettivi della strategia nazionale per le aree interne per la quale il Pnrr stanzia 825 milioni di euro. “Un territorio presidiato dall’uomo è un territorio forte e messo in sicurezza rispetto ai rischi di calamità naturali, sismici, idrici, idrogeologici. E un territorio sicuro è un territorio appetibile dal punto di vista degli investimenti”, ha proseguito Musumeci.”
* Articolo integrale pubblicato su ore Italiaoggi del 15 luglio 2023.

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