PIAO: alcune faq esplicative relative al piano integrato

11 Marzo 2024
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Quali sono le ragioni che hanno portato alla definizione di un Piano integrato?
Il Piano integrato è stato definito per affrontare le carenze di personale nelle pubbliche amministrazioni che rendono difficile l’attuazione dei progetti previsti dal PNRR. Il decreto n. 80/2021 è stato emanato per sbloccare le assunzioni nella pubblica amministrazione e consentire l’attuazione delle riforme previste nel PNRR.

Cosa prevede il Piano integrato di attività ed organizzazione?
Il Piano integrato di attività ed organizzazione consiste nella ridefinizione ed integrazione dei documenti già esistenti nelle pubbliche amministrazioni. Ha l’obiettivo di coordinare le attività, scambiare opinioni e lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi programmatici previsti nel PNRR. Coinvolge tutte le pubbliche amministrazioni con più di cinquanta dipendenti, ad eccezione delle scuole e delle istituzioni educative.

Quali sono gli obiettivi del Piano integrato di attività ed organizzazione?
Gli obiettivi del Piano integrato sono assicurare la qualità e la trasparenza dell’attività amministrativa, migliorare la qualità dei servizi ai cittadini ed alle imprese, semplificare e reingegnerizzare i processi amministrativi. Il Piano ha una durata triennale e deve essere aggiornato annualmente. Si collega anche alla performance individuale ed organizzativa, come previsto dal d.lgs. n. 150/2009.

Quali sono le misure per assicurare trasparenza ed anticorruzione?
Per assicurare trasparenza ed anticorruzione, è importante seguire la normativa di riferimento come la legge n. 190/2012 e le Linee guida dell’Anac. È fondamentale mantenere aggiornata la sezione ‘Amministrazione trasparente’ del sito web dell’ente. La trasparenza non deve essere solo un adempimento formale, ma un modo di lavorare che coinvolge tutti.

Quali procedure vengono semplificate e reingegnerizzate ogni anno?
Ogni anno vengono individuate e monitorate le procedure che possono essere semplificate e reingegnerizzate per ammodernare il settore pubblico. Gli utenti saranno consultati per renderli partecipi delle attività che li coinvolgono. L’obiettivo è ridurre i tempi di erogazione dei servizi attraverso strumenti automatizzati che consentono di ottenere documenti e servizi da casa.

Come si assicura piena accessibilità ai cittadini ultra-sessantacinquenni e con disabilità?
Per assicurare piena accessibilità ai cittadini ultra-sessantacinquenni e con disabilità, è necessario individuare modalità che consentano loro di utilizzare i servizi, anche se hanno poca familiarità con i servizi informatizzati o hanno disabilità. È importante trovare soluzioni personalizzate per non trascurare nessuno e tenere conto delle diverse esigenze della popolazione, inclusi gli anziani e le persone con disabilità. Questo rientra nel tema più ampio delle pari opportunità per tutti.

Quali sono le azioni previste per assicurare il rispetto della parità di genere?
Per assicurare il rispetto della parità di genere, è previsto che vengano adottati uno o più decreti del Presidente della Repubblica, previa intesa in Conferenza unificata, entro centoventi giorni dall’entrata in vigore del d.l. n. 80. Questi decreti dovranno individuare gli adempimenti necessari e le azioni concrete da intraprendere. Inoltre, è previsto che vengano adottati il Piano dei fabbisogni, il Piano delle azioni concrete, il Piano per razionalizzare l’utilizzo delle dotazioni strumentali, il Piano della performance, il Piano di prevenzione della corruzione, il Piano organizzativo del lavoro agile ed i Piani di azioni positive.

Quali sono gli atti assorbiti dal Piano integrato?
Gli atti che vengono assorbiti dal Piano integrato sono stati definiti con il d.P.R. 24.6.2022, n. 81. Secondo questo regolamento, gli atti che confluiranno nel Piano integrato sono il Piano dei fabbisogni, il Piano delle azioni concrete, il Piano per razionalizzare l’utilizzo delle dotazioni strumentali, il Piano della performance, il Piano di prevenzione della corruzione, il Piano organizzativo del lavoro agile ed i Piani di azioni positive. Inoltre, il d.l. n. 80/2021 prevede l’adozione di un Piano tipo semplificato per le amministrazioni con meno di cinquanta dipendenti e permette agli enti locali con meno di 15.000 abitanti di effettuare il monitoraggio sull’attuazione dell’art. 6 e sulle performance organizzative attraverso un apposito ufficio associato.

Il Piano integrato di attività e organizzazione

Il volume, che tiene conto del Regolamento pubblicato in G.U. il 7 settembre 2022 (Decreto 30 giugno 2022, n. 132), si propone come uno strumento per coloro che intendano dare applicazione all’art. 6 del d.l. n. 80/2021 che prevede l’introduzione del PIAO, il Piano integrato di attività e organizzazione, una delle riforme previste dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Il PIAO assorbirà una serie di documenti: oltre al piano della performance e al piano di prevenzione della corruzione, anche il piano dei fabbisogni, il piano organizzativo del lavoro agile, il piano della formazione, il piano delle azioni positive; la sua redazione deve seguire gli schemi di riferimento contenuti nei decreti ministeriali emanati e tendere soprattutto ad accrescere il valore pubblico per la comunità di riferimento. Nel testo si pone spesso l’accento sul termine “integrato” e sulle sue molteplici declinazioni, visto che questa rappresenta una delle novità più importanti contenute nel nuovo elaborato e deve pertanto essere compresa nel suo significato pieno. Dal momento che il PIAO non deve essere considerato come mero adempimento, ma come opportunità e occasione di ammodernamento per il Paese, il volume non si rivolge solamente alle P.A. con più di 50 dipendenti, ma a tutti gli enti pubblici. Infatti, proprio le organizzazioni e gli enti di più piccola dimensione alle volte trovano maggiori difficoltà nell’individuare i loro percorsi di crescita. Anche per questi enti dunque sono stati predisposti adeguati modelli, in modo che, pur avendo piccole dimensioni, essi possano essere partecipi di quel processo di rinnovamento che deve coinvolgere tutta la Pubblica Amministrazione. Paola Morigi Dottore commercialista, revisore contabile, pubblicista, docente in istituti di formazione professionale, componente di organismi di valutazione e di gruppi di lavoro nel settore pubblico e nel campo del non-profit. Fabio Forti Funzionario part-time responsabile del controllo di gestione in un ente locale, dottore commercialista e revisore contabile, componente di nuclei ed organismi di valutazione della performance in enti locali, titolare di società di consulenza per enti locali.

Paola Morigi, Fabio Forti | 2022 Maggioli Editore

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