Con la nota tematica 148/2025 la Ragioneria generale dello Stato (RGS) ha fornito alcune interessanti indicazioni sul percorso per l’implementazione del nuovo sistema contabile Accrual.
La RGS sottolinea come l’Italia abbia scelto, nell’implementazione della direttiva 2011/85/UE del Consiglio europeo e nell’attenzione all’IPSAS 33 (relativo alle modalità di approccio alla contabilità Accrual):
* un approccio per fasi (“phased approach”), e non un approccio cosiddetto “tutto e subito” (“big-bang approach”), intendendo applicare gradualmente il nuovo sistema contabile, in considerazione delle diverse contabilità in uso da parte delle pubbliche amministrazioni, delle difficoltà nell’investimento in formazione ed in soluzioni informatiche, nonché nel diverso grado di dotazione di personale delle PA stesse;
*di prevedere un periodo preparatorio (2018/2026), durante il quale si procede ad attività di studio, di preparazione e di definizione degli strumenti necessari, quale il quadro concettuale e gli ITAS, giungendo ad una fase pilota (art. 10 DL 113/2024) nella quale sono coinvolte numerose PA, che approvano anche dei conti di prova (“dry-run accounts”), a fini meramente sperimentali e privi di valenza giuridica (si ricorda che per l’esercizio 2025 le PA che partecipano alla fase pilota devono approvare, a fini meramente sperimentali, almeno il conto economico e lo stato patrimoniale, applicando gli ITAS, avendo avuto precedentemente cura di aggiornare i propri inventari, utilizzando i metodi e le categorie indicate dagli ITAS stessi, nonché di riclassificare, a tal fine, le voci dei propri piani dei conti secondo le voci del piano dei conti multidimensionale Accrual di cui alla determinazione n. 176775/2024 del Ragioniere generale dello Stato);
* di prevedere il completamento del primo ciclo di formazione entro il primo trimestre 2026;
* di prevedere entro il secondo trimestre 2026 la predisposizione, da parte delle amministrazioni che coprono almeno il 90% della spesa primaria del settore pubblico, degli schemi di bilancio (stato patrimoniale e conto economico) coerenti con il nuovo sistema di regole contabili accrual;
* di prevedere un periodo di transizione dal 2027, a seguito del periodo preparatorio e della promulgazione (entro il secondo trimestre 2026) di una legge di riforma contabile, che dovrà essere applicata da tutte le PA (modificando in tal modo, oltre che la legge n. 196/2009, anche il D.Lgs. n. 267/2000 e il D.Lgs. n. 118/2011).
La nota tematica 148/2025 della RGS prevede pertanto che al termine del periodo di transizione (2030 per gli enti territoriali con almeno 5.000 abitanti ed i loro enti strumentali), il sistema accrual potrà entrare a regime, potendo altresì utilizzare il sistema informatico InIt. Per quanto riguarda i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, sarà implementata una contabilità economico-patrimoniale semplificata, coerente con il sistema accrual.
L’ Accrual e gli standard ITAS
A fine giugno 2024 è stata approvata dallo Standard Setter Board e dalla Struttura di governance del MEF la nuova contabilità Accrual per tutte le Pubbliche Amministrazioni.Si tratta di un Quadro Concettuale (QC) e di n. 18 principi contabili denominati standard ITAS. La riforma riguarda tutte le Pubbliche Amministrazioni (comuni, province, regioni, ministeri, università, enti pubblici, ecc.), che dovranno applicare, almeno inizialmente, due sistemi di contabilità distinti: quello tradizionale finanziario e quello economico-patrimoniale Accrual.Il cronoprogramma prevede l’applicazione delle nuove regole per tutti gli enti entro l’anno 2026 (come da obiettivo PNRR) con una fase di graduale introduzione nell’anno 2025 (fase pilota).Il manuale presenta e commenta la Riforma Accrual, il Quadro Concettuale e i singoli principi contabili standard ITAS daln. 1 al n. 18. Ogni paragrafo che compone il testo della riforma è analizzato e commentato in forma tabellare con riferimenti normativi, esempi di rilevazione a partita doppia e note operative al fine di agevolare la lettura e la prima applicazione dei principi.Il volume è rivolto ai responsabili della contabilità delle Pubbliche Amministrazioni, a tutti gli operatori della ragioneria e del patrimonio pubblico, ai revisori dei conti, agli amministratori pubblici, ai professionisti ed ai consulenti della PA, anche informatici, e in generale a tutti coloro che devono conoscere le nuove regole contabili che nei prossimi anni guideranno le attività e le scelte della Pubblica Amministrazione.Mauro BellesiaRagioniere Capo del Comune di Vicenza, componente dello Standard Setter Board del MEF nonché dell’Osservatorio sulla Finanza e la Contabilità degli Enti Locali del Ministero dell’Interno; revisore contabile, consulente Anci, già Amministratore delegato di società privata, commissario straordinario, componente di nuclei di valutazione, autore di pubblicazioni in materia di contabilità, controllo e finanza per Enti Locali e imprese, docente in corsi di formazione
Mauro Bellesia | Maggioli Editore 2024
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