Per gli enti 3,3 mld di sostegni

ItaliaOggi
19 Marzo 2021
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di Francesco Cerisano

Le misure in arrivo con il decreto legge. Rifi nanziato il trasporto pubblico locale (800 mln)
A comuni e province 1 mld, 1,25 alle regioni per la sanità
Una boccata d’ossigeno da 3,3 miliardi per i bilanci degli enti locali. A tanto ammonta l’ulteriore iniezione di liquidità che il decreto legge «Sostegni», atteso oggi all’approvazione in consiglio dei ministri, immette nei conti di comuni, province, città metropolitane e regioni per compensare le perdite causate dalla pandemia. Ai fondi stanziati dalla Manovra 2021 (450 milioni ai comuni e 50 a province e città metropolitane) si aggiunge un ulteriore miliardo di cui 900 milioni ai municipi e 100 milioni agli enti intermedi. Per ristorare le regioni delle spese straordinarie sanitarie sostenute a causa del Covid e anticipate nella prima fase dell’emergenza (fi no all’8 aprile 2020) arrivano fondi per 1 miliardo, mentre ulteriori 250 milioni saranno devoluti esclusivamente alle regioni a statuto speciale. Per ristorare i comuni dei mancati introiti derivanti dall’imposta di soggiorno e dal contributo di sbarco, viene istituito un fondo di 250 milioni che sarà ripartito con decreto del Ministro dell’interno di concerto con il Mef, previa intesa in Conferenza stato-città. Ultimo intervento del «pacchetto enti locali» (che costituisce una delle 5 direttrici del decreto legge da 33 miliardi di euro) riguarda il trasporto pubblico locale per il quale il governo Draghi immette ulteriori 800 milioni (350 milioni per il 2020 e 450 per la prima parte del 2021) a sostegno di un settore duramente colpito dalla crisi. Le misure in arrivo sono state illustrate ieri dal ministro dell’economia, Daniele Franco e dalla ministra per gli affari regionali, Mariastella Gelmini, ai rappresentanti della Conferenza delle regioni, dell’Anci e dell’Upi. Che hanno apprezzato la scelta del governo di coinvolgere le associazioni delle autonomie prima di portare il provvedimento sul tavolo del consiglio dei ministri. «Siamo soddisfatti per i fondi destinati a sostenere i bilanci dei comuni sottoposti a una grande prova dall’emergenza sanitaria», ha dichiarato il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro. «Ora occorre che i ristori alle imprese, per i quali ci sono fondi signifi cativi arrivino davvero celermente. Altrimenti rischiamo tensioni sociali». Per il presidente dell’Upi, Michele de Pascale, il rifi nanziamento del Fondone Covid con un ulteriore miliardo per comuni, province e città metropolitane è «una notizia molto positiva, perché ci rassicura sulla tenuta dei bilanci e quindi sull’erogazione dei servizi essenziali». Le regioni, invece, con Stefano Bonaccini e Giovanni Toti hanno apprezzato il riconoscimento della restituzione delle risorse anticipate per le spese sanitarie fi no ad aprile 2020, per un totale di un miliardo, e il rifi nanziamento del trasporto pubblico locale. Nel decreto dovrebbero inoltre trovare posto una serie di misure ordinamentali molto attese dagli enti, come la proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo di accantonamento al Fondo di garanzia debiti commerciali, che dal 1° gennaio di quest’anno potrebbe slittare al 1° gennaio 2022. Tra le richieste dell’Anci anche il mantenimento delle medesime percentuali di accantonamento obbligatorio al Fondo crediti di dubbia esigibilità applicate nel 2020. Mentre per gli esercenti, titolari di concessioni di occupazione di suolo pubblico, potrebbe arrivare l’esenzione dal pagamento del nuovo canone unico fi no a fine anno (attualmente l’esenzione arrivava fi no a fi ne marzo). Dovrebbe essere prorogata fi no a fi ne anno anche la procedura semplifi cata per le domande di nuove concessioni di occupazione. Basterà presentare in via telematica le domande agli uffi ci comunali competenti, con allegata la sola planimetria e senza applicazione dell’imposta di bollo. Per installare su vie, piazze, strade e altri spazi aperti dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, «purché funzionali all’attività», gli esercenti non avranno bisogno di autorizzazioni. Dovrebbe infatti essere riproposta fi no a fi ne anno la chance, sperimentata con successo dall’inizio della pandemia, per dar modo agli esercenti di ampliare la superfi cie dei locali all’aperto consentendo una ripresa delle attività in sicurezza e distanziamento. © Riproduzione riservataLe risorse del dl Sostegni per gli enti locali 250 milioni Alle regioni a statuto speciale 900 milioni Ai comuni 100 milioni Alle province e alle città metropolitane 250 milioni Per la tassa di soggiorno 1 miliardo Alle regioni a statuto ordinario 800 milioni Al trasporto pubblico locale TOTALE 3,3 miliardi.

Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.

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