di Matteo Barbero
Imu, soggiorno, Tosap/Cosap: ok dalla Conferenza stato-città e autonomie locali
Minor gettito fi scale compensato con 500 milioni
Nuovi ristori in arrivo per i comuni. La Conferenza stato-città e autonomie locali ha dato ieri l’ok al riparto di circa 500 milioni di contributi a compensazione del minor gettito Imu, imposta di soggiorno e Tosap/Cosap. Lo schema è quello ormai tipico di questo complicato esercizio fi nanziario, con lo Stato che introduce agevolazioni fi scali (anche) sui tributi locali e contestualmente trasferisce risorse agli enti titolari: un meccanismo che, basandosi su stime, rischia sempre di lasciare qualcuno scontento e alle prese con buchi di bilancio, come già accaduto spesso in passato, talora anche con code di contenzioso. Tornando all’ultima puntata, la Conferenza ha distribuito innanzitutto il fondo di cui all’art. 177 del decretolegge 34/2020 come ristoro per l’abolizione, per l’anno 2020, della prima rata e della seconda rata Imu. Nel dettaglio, si tratta di 1,65 milioni di euro per immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fi eristici o manifestazioni e di altri 85,95 milioni relativi ad immobili adibiti a stabili-menti balneari marittimi, lacuali e fluviali, stabilimenti termali e ad immobili rientranti nelle categorie catastali D, D/2 e D/3 adibiti a strutture ricettive, espositive, fi eristiche, nonché quelli destinati a spettacoli cinematografi ci, teatri, sale concerti, discoteche, sale da ballo, night club (a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate). Un altro capitolo importante riguarda le quote residue del fondo di cui all’art. 180 del dl 34 e gli ulteriori 300 milioni, stanziati dall’art. 40, comma 1 del decreto-legge n. 104/2020. Tali risorse sono volte ad assicurare un ristoro parziale ai comuni delle minori entrate derivanti dalla mancata riscossione dell’imposta di soggiorno o del contributo di sbarco, nonché del contributo di soggiorno applicato dal comune di Roma. Infi ne, un ammontare complessivo di 102,13 milioni serve a ristorare il minor gettito Tosap e Cosap derivante dalle esenzioni previste dai dl 34 e 104. In particolare, verrà erogato un conguaglio di 12,75 milioni pari al restante 10% del fondo istituito secondo l’art. 181 del dl 34, complessivamente pari a 127,5 milioni di euro, e relativo all’esonero per le aziende di pubblico esercizio previsto inizialmente fi no al 31 ottobre 2020, oltre all’incremento del medesimo fondo di 42,5 disposto dall’art. 109, del dl 104 per il ristoro relativo al minor gettito dovuto all’estensione della misura agevolativa a favore delle aziende di dal decreto agosto per l’agevolazione prevista fi no al 15 ottobre 2020 a favore dei commercianti ambulanti. Tutti questi ristori si sommano a quello più generale previsto dal c.d. fondone di cui agli artt. 106 del dl 34 e 39 del dl 104, di cui nei giorni scorsi è stato diffuso il modello di certifi cazione che dovrà essere compilato entro il prossimo 30 aprile, ma che fornisce fin da subito informazioni importanti per le verifi che sugli equilibri. L’aspetto più critico riguarda il fatto che il sistema riporterà, in automatico, per ciascuna delle tipologie di entrata, l’importo della perdita massima di entrata connessa alle agevolazioni Covid-19 riconosciuta e fi nanziabile. Ben si comprende l’esigenza di evitare azzardi morali, tuttavia il dm non sembra la sede opportuna per tali scelte. Anche perché l’art. 106 prevede, entro il 30 giugno 2021 una definizione «finale» dell’intervento di ristoro, sulla base della «verifi ca a consuntivo della perdita di gettito e dell’andamento delle spese da effettuare».
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.
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