Se da un lato vengono erogate risorse finanziarie agli enti locali per la situazione epidemiologica da Covid-19, dall’altro lato la legge di bilancio 2019 presentata alla Camera prevede alcune riduzioni di spesa tenendo conto dei risparmi connessi alla riorganizzazione dei servizi anche attraverso la digitalizzazione e il potenziamento del lavoro agile. Per i comuni il risparmio atteso è di 100 milioni mentre per le Province il risparmio previsto è stato stimato pari a 50 milioni di euro.
Le indicazioni della legge di bilancio 2021
Se è vero che gli enti locali hanno subito e subiranno importanti perdite di gettito per i propri tributi, il Governo è intervenuto in diverse occasioni durante l’anno con specifici ristori di spesa, ovvero attraverso una iniezione di liquidità che dovrà poi essere rendicontata al fine di verificare la perdita subita. La continuazione dello stato di emergenza epidemiologica, anche su sollecitazione dell’ANCI, ha condotto ancora una volta il Governo a stanziare specifiche ed ulteriori risorse finanziarie per gli enti locali. L’incremento di 500 milioni di euro, destinato a confluire nel cosiddetto “fondone” è stato in questa fase stimato in 450 milioni di euro per i Comuni e 50 milioni di euro che saranno distribuiti in due tranche, la prima di 200 milioni di euro per i comuni e 20 per le province entro il 28 febbraio ed il saldo entro il 30 giugno 2021, previa intesa in Conferenza Stato-città ed autonomie locali.
Tuttavia, dal lato della spesa è stato anche stimato dal Governo un obbligatorio risparmio di risorse connessi alla riorganizzazione dei servizi anche attraverso la digitalizzazione e il potenziamento del lavoro agile, con una stima di risparmi di 100 milioni di euro per i Comuni e 50 milioni di euro per le Città metropolitane e le Province.
Il riparto del concorso alla finanza pubblica da parte di comuni, province e città metropolitane sarà effettuato, entro il 31 maggio 2022, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’interno e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, sulla base di un’istruttoria tecnica sugli obiettivi di efficientamento condotta dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard con il supporto di IFEL e UPI e previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali.
Dai dati inseriti nella proposta di legge di bilancio 2021 la partita finanziaria risulterebbe neutra per le città metropolitane e le Province, le quali ricevono 50 milioni di risorse e cederanno risorse equivalenti di risparmi ottenuti. La situazione si inverte, invece, per i Comuni i quali riceveranno 450 milioni per cederne quali risparmi di spesa 100 milioni, ottenendo in tal modo un saldo complessivo positivo di 350 milioni di euro.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento