di Francesco Cerisano
La viceministra Castelli lavora sui dettagli operativi. Torino pronta a partire sugli ambulanti
Il Mef non pensa a proroghe: local tax dal 1° gennaio
Nessun rinvio sulla local tax. Il canone unico che dal 2021 farà uscire di scena un folto gruppo di tributi locali minori (tassa e canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, imposta comunale sulla pubblicità, diritto sulle pubbliche affissioni, canone per l’installazione di mezzi pubblicitari, canone per l’occupazione del suolo stradale) non subirà un rinvio. Come previsto dalla legge di bilancio 2020 (commi 816-847) diventerà operativa dal 1° gennaio dell’anno prossimo. Gli uffici del Mef sono al lavoro per defi nire la regolamentazione tecnica del canone unico, fortemente voluto dalla viceministra all’economia Laura Castelli per semplifi care l’attuale assetto della fi scalità locale. Una semplifi cazione che ha preso il via quest’anno con l’unifi cazione di Imu e Tasi e che si completerà appunto nel 2021 con la soppressione dei tributi minori ad opera della local tax. Il nuovo canone avrà natura patrimoniale e non tributaria. Con la conseguenza che non potrà essere escusso in sede tributaria ma solo in sede ordinaria. E la competenza su eventuali controversie non sarà delle Ctp ma dei tribunali. Non potranno essere emanati avvisi di accertamento e, soprattutto, non potranno essere irrogate sanzioni proporzionali alle somme non versate, ma solo sanzioni più modeste per violazione di norme del regolamento comunale. La decisione di non fare passi indietro sull’entrata in vigore del canone deriva dalla necessità di valorizzare le buone pratiche di quei comuni che, seppur in questo 2020 così anomalo e emergenziale, sono in avanzata fase di regolamentazione. È il caso di Torino dove gli uffi ci dell’assessore al bilancio Sergio Rolando sono al lavoro per far partire la local tax da gennaio. Mentre è già pronto il canone unico per l’occupazione delle aree destinate al commercio su aree pubbliche, messo a punto dall’assessore a commercio, industria, agricoltura, artigianato e mercati del capoluogo piemontese, Alberto Sacco. Il canone unico per gli ambulanti sostituirà la Cosap e la Tari e prevede due tariffe: una annuale per le occupazioni che si protraggono continuativamente per l’intero anno solare e una giornaliera per quelle realizzate su aree che al termine dell’attività di vendita vengono restituite all’uso comune. Non tutti i sindaci però si sono portati avanti come Torino, motivo per cui l’Anci è tornata a ribadire la necessità di «mitigare l’impatto del canone sui comuni» (sono parole del segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra ). Come? Lasciando ai municipi la scelta di aderire o meno, visto che «si tratta di una disciplina che richiede un’attività burocratica e di interlocuzione con associazioni e soggetti esterni che le misure a cui siamo obbligati come Paese e come pubblica amministrazione non consentono di fare a pieno», ha spiegato Nicotra. Secondo l’Anci, quindi, almeno per il 2021 l’adesione alla local tax dovrebbe essere improntata alla facoltatività, senza obblighi per tutti i comuni. Comuni siciliani salvi dalla crisi fi nanziaria La viceministra Castelli ha anche annunciato l’inserimento nel decreto legge «Ristori» (dl n. 137/2020 pubblicato sulla Gazzetta Uffi ciale n. 269 del 28 ottobre) di una norma che consente di salvare i comuni siciliani dal rischio di una crisi fi nanziaria che, in alcuni casi, li avrebbe potuti portare anche all’apertura di una procedura di dissesto. «Grazie alla collaborazione con la regione Sicilia e i comuni siciliani, che ringrazio, abbiamo lavorato a una norma che consente di scongiurare questo pericolo», ha osservato Castelli. «Sono da sempre convinta dell’importanza che i comuni rivestono per assicurare una buona qualità della vita ai cittadini. Ancora di più in una fase delicata come questa. Salvare i comuni vuol dire salvaguardare i servizi essenziali a favore dei cittadini». La norma in questione è l’articolo 33 del decreto che per l’anno 2020 consente alle regioni a statuto speciale di utilizzare le quote accantonate e vincolate del risultato di amministrazione senza operare la nettizzazione del fondo anticipazione liquidità.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.
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