Audizione Anci
L’ANCI ha consegnato il documento riassuntivo in merito alla conversione in legge del d.l. 24 aprile 2017, n. 50, “Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo”.
LEGGI IL DOCUMENTO CONSEGNATO DALL’ANCI IN AUDIZIONE.
Intervento Upi
L’Unione delle Province d’Italia ricorda che “quando nel 2014 Governo e Parlamento hanno deciso di sottrarre alle Province e alle Città metropolitane 3 miliardi di euro, un prelievo forzoso che la Corte dei Conti ha definito manifestamente irragionevole, hanno tagliato le risorse necessarie per assicurare a tutti i cittadini servizi essenziali e sicurezza nelle 5.100 scuole superiori frequentate da 2 milioni e mezzo di studenti così come nei 130 mila chilometri di strade provinciali“.
Il Presidente dell’Upi, Achille Variati, fa appello alla responsabilità di parlamentari di fronte ai cittadini: “questo decreto legge, se non interviene il Parlamento, contiene risposte del tutto insufficienti e inadeguate”.
LEGGI L’AUDIZIONE UPI
“La Sose, la società del Ministero dell’economia – ha detto Variati ai parlamentari – ha attestato che i tagli operati dal Governo hanno creato nel 2017 un buco di 650 milioni di euro nei bilanci delle Province. Uno squilibrio che riguarda esclusivamente la spesa necessaria per assicurare, al massimo dell’efficienza, i servizi di manutenzione, gestione e messa in sicurezza di strade provinciali, scuole superiori, e gli interventi per l’ambiente. A copertura di questo squilibrio il Governo ha messo a disposizione in questo decreto 110 milioni di euro. Apprezziamo questo sforzo ma è evidente la totale inadeguatezza di queste risorse.
Così come sono del tutto insufficienti i 100 milioni previsti per gli investimenti sui 130 mila chilometri di strade provinciali, la cui inadeguatezza è evidente se si considera che ANAS – come ha avuto modo di dire nell’audizione in Commissione Ambiente il 26 aprile scorso – per gli interventi di manutenzione e investimenti sui 26 mila chilometri di strade in gestione, ha a disposizione 11 miliardi di euro per il quinquennio 2016-2020, cioè circa 2,2 miliardi l’anno.
Ormai da tre anni – ha detto Variati – Governo e Parlamento provano con misure tampone a rimediare all’errore commesso con la Legge di stabilità del 2015, lasciando le Province in una situazione di emergenza e di precarietà che non ci permette di fare alcuna programmazione.
Variati conclude presentando le richieste di modifica al Decreto legge: “incrementare le risorse per i servizi essenziali, dando seguito a quanto da voi parlamentari richiesto nelle risoluzioni al Def, nel quale avete impegnato il Governo a garantire l’effettivo esercizio delle funzioni fondamentali da parte delle Province e delle Città metropolitane, anche mediante l’attribuzione a carattere strutturale di adeguate risorse finanziarie”.
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