La Ragioneria Generale dello Stato illustra gli interventi adottati col D.L. 31.5.2010, n. 78, necessari ad assicurare la stabilità finanziaria e a conseguire gli obiettivi di bilancio programmatici. Il decreto, in linea con la raccomandazione del Consiglio ECOFIN d’indicare entro il 2.6.2010 le misure correttive necessarie a ricondurre il deficit entro la soglia del 3% del PIL nel 2012, prevede la correzione dell’indebitamento netto per 12 miliardi nel 2011 e circa 25 miliardi in ciascuno dei due anni successivi. A tal fine sono disposte riduzioni delle spese per i consumi intermedi delle P.A. centrali, delle prestazioni sociali, della spesa sanitaria, e tagli nel settore del pubblico impiego. Gli enti territoriali contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di deficit attraverso la disciplina del patto di stabilità interno. Altra parte della correzione è conseguita, dal versante delle entrate, con interventi di contrasto all’evasione fiscale e contributiva. Per favorire la competitività e lo sviluppo economico, il decreto dispone interventi per la fiscalità di vantaggio per il Sud, l’istituzione di zone a burocrazia zero e norme fiscali per attrarre gli investimenti da parte d’imprese europee in Italia. Infine, propone una lettura degli effetti dei provvedimenti per sottosettore istituzionale e l’esame dei riflessi finanziari della manovra sul pubblico impiego in un riquadro d’approfondimento.
Manovra di bilancio 2011-2013
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Enzo Cuzzola
12/09/25
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