Manovra, confermate per il 2020 le anticipazioni di liquidità

il sole24ore
18 Dicembre 2019
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di Patrizia Ruffini

Dopo il passaggio in Senato, la legge di bilancio per il 2020 ripropone l’anticipazione di liquidità (già introdotta per l’anno 2019) per il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili, maturati al 31 dicembre 2019 relativi a somministrazioni, forniture, appalti e obbligazioni per prestazioni professionali. La prima edizione dell’istituto nel 2019 ha concesso, a circa 450 enti, 770 milioni di euro (dati Ifel) che, al più tardi, dovranno essere rimborsati entro il prossimo 30 dicembre. Lo strumento di prestito temporaneo previsto per il nuovo anno (al comma 556 della legge) potrà essere richiesto fino al 30 aprile 2020 (nel 2019 era il 28 febbraio) da Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Province autonome (anche per conto dei rispettivi enti del Servizio sanitario nazionale). La richiesta dovrà essere accompagnata da un’apposita dichiarazione, redatta in base al modello reso disponibile dalla Pcc. Per il pagamento di debiti fuori bilancio è richiesto il relativo riconoscimento. Le anticipazioni potranno essere concesse da banche, Cdp e istituzioni finanziarie Ue, per l’importo massimo pari ai tre dodicesimi delle entrate dei primi tre titoli del bilancio accertate nell’anno 2018 (per le Regioni e le Province autonome il limite è pari al 5%). Le anticipazioni, non costituendo indebitamento, non richiedono il rispetto delle relative condizioni, ma sono assistite dalla delegazione di pagamento e sono sottratte dalle procedure di esecuzione forzata. Entro quindici giorni dalla data di effettiva erogazione da parte dell’istituto finanziatore (trenta per gli enti del Servizio sanitario nazionale), gli enti debitori dovranno effettuare il pagamento dei debiti per i quali hanno ottenuto l’anticipazione di liquidità. Tramite la piattaforma elettronica gli istituti finanziatori verificano l’avvenuto saldo dei debiti e, in caso di mancato pagamento, possono chiedere, per il corrispondente importo, la restituzione delle somme concesse. Infine, le anticipazioni di liquidità ottenute nell’anno 2020 dovranno essere rimborsate, alle condizioni pattuite contrattualmente con gli istituti finanziatori, entro il 30 dicembre 2020, oppure anticipatamente, in conseguenza del ripristino della normale gestione della liquidità. Ciò significa che gli enti dovranno recuperare nell’arco dell’anno le risorse necessarie per il rimborso. Il vantaggio del ricorso a questo strumento è rappresentato dal basso costo degli interessi, che può essere inferiore a quello applicato sulle anticipazioni di tesoreria. Queste ultime dal prossimo anno e fino al 2022 potranno invece raggiungere il limite dei 5 dodicesimi dei primi tre titoli delle entrate accertate nel 2018 (comma 555).

Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.

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