La possibilità di distribuire le risorse decentrate al personale dipendente dalla preventiva approvazione del piano della performance che, per gli enti locali è unificato al PEG. Anche la preventiva approvazione del piano finanziario della tariffa dei rifiuti è atto fondamentale per il pagamento della tariffa da parte dell’utenza. In sede di verifica, la Corte dei conti Siciliana (deliberazione n.134/2019) ha tra le altre cose verificato la mancanza dei sopra indicati documenti.
Mancata approvazione del piano della Performance
A seguito dei rilievi da parte del magistrato istruttore sulla mancata approvazione del piano della performance, il Comune ha evidenziato nelle proprie deduzioni come pur non essendo stato adottato specifico provvedimento di approvazione del Piano della Performance, la Giunta municipale ha approvato il PEG con provvedimento n. 394 del 2018 con il correlato piano degli obiettivi. Il magistrato istruttore ha, allora, chiesto all’ente locale in ordine all’avvenuta erogazione negli esercizi in esame di premialità o di retribuzione di risultato in favore del personale dirigenziale e del personale dei livelli. Il responsabile finanziario in risposta ha precisato che tali corresponsioni sono ferme al 2013 e che nessuna erogazione è intervenuta negli esercizi successivi, mentre nel recente PEG sono stati inseriti gli obiettivi per i dirigenti ed individuato il sistema di valutazione.
Il Collegio contabile, chiamato ad esprimersi su tale inadempimento, precisa che non si può procedere a pagamenti di siffatta natura in assenza dell’approvazione del Piano della Performance e di una preventiva assegnazione di obiettivi concreti e misurabili, elementi che costituiscono i presupposti di base, unitamente ad un adeguato sistema di valutazione, per poter legittimamente attribuire qualsivoglia retribuzione di risultato.
Mancata approvazione del piano finanziario della TARI
Il magistrato istruttore ha verificato che l’ente nell’esercizio finanziario 2018, pur in assenza dell’approvazione del piano finanziario della TARI, è stato previsto nel bilancio di previsione un incremento degli stanziamenti in entrata della TARI, mentre i maggiori costi sembrerebbero essere stati rinviati al successivo esercizio 2019. A tale criticità l’ente ha evidenziato come, la maggiore previsione degli stanziamenti in entrata della TARI è stata effettuata sulla scorta delle maggiori entrate a regime derivanti dall’ampliamento della base imponibile susseguente agli esiti positivi degli accertamenti di evasione tributaria eseguiti, mentre i maggiori costi relativi all’esercizio 2018 sono stati effettivamente rinviati all’esercizio successivo.
Rileva il Collegio contabile che va adottato annualmente un provvedimento di approvazione del piano finanziario TARI e si manifestano perplessità sul dichiarato rinvio dei maggiori costi relativi al 2018 all’esercizio finanziario successivo, in quanto non è chiaro se questa traslazione possa determinare uno squilibrio in negativo delle relative partite in entrata e uscita nell’esercizio finanziario successivo o generare ulteriori debiti fuori bilancio.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento