Le linee guida della corte dei conti su accertamento e riscossione entrate

La Corte dei conti Toscana (deliberazione n. 23/2011) prende in esame la problematica sempre più complessa dell’accertamento e riscossione delle entrate negli enti locali e dopo aver analizzato: la fase dell’accertamento, la riscossione coattiva ; gli adempimenti procedimentali dei concessionari della riscossione, le criticità riscontate ed i comportamenti degli enti in materia di accertamento delle entrate a mezzo ruoli, gli   adempimenti del responsabile del servizio economico – finanziario, quelli dei responsabili dei servizi  e le modalità di contabilizzazione, conclude evidenziando che:
– le norme richiamate in materia pongono a carico dei concessionari della riscossione provinciali pregnanti adempimenti al fine di consentire ai responsabili dei servizi di avere il quadro  delle modalità gestionali da parte dell’agente contabile e permettere, nel caso in cui il medesimo operi in modo difforme dalla corretta gestione, di attivare le procedure di messa in mora;
– problematiche appaiono invece le rilevazioni da riscontrare nei confronti degli agenti  contabili che operano al di fuori del territorio provinciale per i quali sarebbe auspicabile una gestione accentrata curata dall’agente della riscossione competente per provincia;
– il responsabile del servizio economico – finanziario in sede di redazione del rendiconto, al pari degli  altri agenti contabili (tesoriere, economo,ecc)  ha l’obbligo di provvedere all’operazione di parificazione dei conti mediante la riconciliazione delle risultanze in termini di somme prese in carico, di riscossioni, di eventuali somme dichiarate inesigibili e delle somme rimaste da riscuotere, con le risultanze della contabilità ufficiale dell’ente. Parificazione cui l’ente dovrà provvedere in base alla documentazione prodotta dall’agente contabile il cui fac-simile risulta allegato.

Vedi:  Accertamento e  riscossione delle entrate negli enti locali – Orientamenti

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