Al fine di favorire l’accesso al credito sportivo da parte di società sportive spesso il Credito sportivo richiede una garanzia fideiussoria all’ente locale. La corte dei conti del Veneto (deliberazione n.234/2019) precisa i termini e le condizioni contabili che l’ente è tenuto a rispettare.
L’importo accantonato dall’ente locale per la fidejussione rilasciata
L’ente locale sottoposto a verifica da parte del Collegio contabile, ha evidenziato come abbia proceduto ad accantonare l’importo di € 143.812,18 nel risultato di amministrazione a fronte della garanzia fideiussoria rilasciata all’Istituto per il Credito sportivo nell’interesse della Società Nuoto. A seguito di richiesta di chiarimenti l’ente locale ha precisato che: a) si tratta di un contratto di mutuo a tasso variabile a rate semestrali con scadenza al 31/05/2035 assunto per la sistemazione del Centro natatorio di proprietà dell’Ente; b) l’onere consiste nell’eventuale pagamento della rata in caso di inadempienza della Società Nuoto in qualità di concessionaria dell’impianto; c) risulta che alla data attuale la Società abbia sempre pagato le rate di ammortamento; d) l’accantonamento di € 143.812,18 è ricompreso all’interno del valore parte vincolata – vincoli formalmente attribuiti dall’Ente.
Le indicazioni dei giudici contabili
Secondo il Collegio contabile veneto le garanzie prestate a favore di soggetti terzi hanno natura accessoria, esse incidono sulla misura dell’indebitamento e sugli equilibri finanziari, pertanto devono essere appostate contabilmente, nel rispetto dei principi di armonizzazione di cui al D.lgs. n 118/2011 – tenendo conto nello specifico dei principi di prudenza e di congruità, di cui all’allegato 1, punti 8 e 9 -. L’ente locale anche nelle vesti di garante è tenuto al rispetto delle regole sull’indebitamento. Il comma 4 dell’articolo 207 dispone espressamente che gli interessi annuali relativi alle operazioni di indebitamento garantite con fideiussione concorrono alla formazione del limite di cui al comma 1 dell’articolo 204 del Tuel e gli enti locali non possono impegnare più di un quinto di tale limite. Deve inoltre essere garantito il rispetto degli ulteriori criteri in tema di indebitamento di cui al punto 3.17 dell’allegato n. 4/2 al Dlgs 118/2011 secondo cui:
“Nel corso della gestione particolare attenzione deve essere dedicata alle scelte di indebitamento che vanno attentamente valutate nella loro portata e nei riflessi che provocano nella gestione dell’anno in corso e degli anni successivi, in riferimento al costante mantenimento degli equilibri economico-finanziari nel tempo. Nella gestione delle spese d’investimento, il ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli interventi programmati si realizza se non sono presenti risorse finanziarie alternative che non determinino oneri indotti per il bilancio dell’ente. A questo fine, occorre operare un’attenta e costante valutazione preventiva prima di ricorrere all’indebitamento.
Per mantenere il controllo dell’indebitamento netto dell’ente e per raggiungere al meglio gli obiettivi di finanza pubblica, è opportuno il ricorso a forme flessibili di indebitamento quali le aperture di credito e altre disponibili per l’ente, per garantire l’inerenza e la corrispondenza tra flussi di risorse acquisite con il ricorso all’indebitamento e fabbisogni di spesa d’investimento. Ciò favorisce una migliore programmazione pluriennale delle opere pubbliche e della spesa d’investimento finanziata con l’indebitamento e un andamento sostenibile del medesimo, sia in termini di indebitamento netto annuale, sia di ammontare complessivo del debito in ammortamento (stock di debito), sempre nella garanzia della integrale copertura finanziaria degli interventi programmati e realizzati.
Ai fini del mantenimento dell’equilibrio patrimoniale, è opportuno commisurare il periodo di ammortamento dell’indebitamento al presumibile periodo nel quale gli investimenti correlati potranno produrre la loro utilità”.
Cantieri stradali: gestione della sicurezza e delle manutenzioni
Il volume contiene utili suggerimenti ed interpretazioni, suffragate dall’esperienza professionale e dallo studio della normativa e della giurisprudenza, per una corretta gestione dei cantieri stradali, nel rispetto della disciplina della circolazione stradale e delle disposizioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Una guida, volutamente snella e di rapida consultazione, che intende offrire un quadro sintetico delle norme a cui è indispensabile far riferimento e che contiene innumerevoli indicazioni operative alla luce delle più recenti pronunce giurisprudenziali. Un apposito capitolo è stato, inoltre, dedicato al Decreto Ministero del lavoro e delle politiche sociali 22 gennaio 2019 (in vigore dal 15 marzo 2019) sull’individuazione delle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare. L’opera si propone, pertanto, di fornire un supporto di conoscenza e pratico agli uffici comunali, agli operatori di polizia stradale e dello SPISAL, nonché a tutte le figure professionali che, a vario titolo, svolgono la propria attività nell’ambito dei cantieri stradali. Girolamo Simonato, Comandante Polizia Locale di Piazzola sul Brenta (PD). Autore di pubblicazioni e docente in vari corsi di aggiornamento e convegni nazionali.Federico Cesarin, Assessore al Comune di Vigodarzere (PD), esperto e docente in corsi di aggiornamento sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.
Girolamo Simonato – Federico Cesarin | 2019 Maggioli Editore
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