Il fatto
Un società seconda classificata impugna il provvedimento di aggiudicazione della gara, producendo all’evidenza documentazione comprovante l’autocertificazione non veritiera dell’impresa aggiudicataria del contratto di appalto, circa l’assenza di sentenze di condanne a carico dei vertici – amministrativo e tecnico. I giudici amministrativi con ordinanza interlocutoria hanno chiesto al Ministero di Giustizia la verifica di quanto dichiarato dall’impresa aggiudicataria che, in fase di partecipazione alla gara di appalto, aveva modo di autocertificare “che nei propri confronti non è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale”. A seguito della trasmissione degli atti da parte del Ministero, risultava invece che, nei confronti del legale rappresentante della società aggiudicataria, erano state emesse tre diverse sentenze di condanna divenute tutte irrevocabili.
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