di Francesco Cerisano
Riforma del Testo unico degli enti locali (dlgs 267/2000) a vent’anni dall’entrata in vigore, semplificazione dei bilanci degli enti locali e valorizzazione del ruolo dei segretari comunali. Sono questi i tre capisaldi di riforma che il ministero dell’interno ha in agenda per comuni e province. Ad annunciarlo la ministra dell’interno, Luciana Lamorgese intervenuta alla seconda giornata della XXXVII assemblea annuale dell’Anci. La necessità di una revisione del Tuel, ha spiegato la numero uno del Viminale, «origina dalla profonda convinzione che non solo l’autonomia locale rappresenti, oggi più che mai, un baluardo a difesa della libertà, ma costituisca l’elemento politico, giuridico e sociale su cui cementare una Repubblica che è, e dovrà restare, una e indivisibile». E la riforma del Testo unico (su cui è al lavoro un tavolo tecnico coordinato dall’ex presidente del Consiglio di stato Alessandro Pajno e dal sottosegretario all’interno Achille Variati, si veda ItaliaOggi del 10 luglio 2020) dovrà «favorire un’ampia valorizzazione del ruolo dei comuni, delle loro forme associative, delle province e delle Città metropolitane, a rivederne l’organizzazione e le funzioni». La riforma del Tuel sarà la sede per intervenire sulla disciplina dei bilanci degli enti locali, «semplifi cando, ove possibile, le relative procedure, particolarmente onerose per i piccoli comuni, e potenziando gli uffi ci di supporto del Ministero dell’interno». Mentre il ruolo del segretario comunale e provinciale dovrà, secondo Lamorgese, «essere ulteriormente tutelato e promosso» quale figura cardine dell’ente locale a presidio della legalità e del buon andamento amministrativo. Lamorgese ha promesso il pieno coinvolgimento di Anci e Upi su tutto il processo di riforma.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.
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