di Franco Adriano
Migliora la situazione nei tempi di pagamento della p.a.: 46 giorni. Con l’anticipo di un giorno rispetto ai termini previsti dalla legge (nel 2016 e nel 2017 i tempi medi di ritardo erano di 16 e 10 giorni). Certo, è diversa la situazione al Nord (tempi di pagamento mediamente inferiori di 8 giorni), rispetto al Centro (superiori di 3 giorni) e al Sud (superiori di 11 giorni). Tutte le pubbliche amministrazioni sono tenute a pagare le proprie fatture entro 30 giorni ad eccezione degli enti nella sanità (60 giorni). A proposito, proprio nel settore sanitario, il trend decrescente positivo si fa particolarmente sentire. Le regioni hanno fatto registrare un tempo medio di pagamento di 34 giorni, le province 41 giorni, le Città metropolitane 33 giorni, i comuni 42 giorni. Lo stock di debito residuo scaduto e non pagato al 31 dicembre 2018 è pari a circa 26,9 miliardi di euro: un dato che potrebbe essere sovrastimato in quanto non tutti gli enti comunicano tempestivamente al Mef i pagamenti. E nella stima generale del debito residuo della pubblica amministrazione tutte le fatture per le quali non è stata effettuata la comunicazione del pagamento, vengono considerate come non pagate. La situazione potrà migliorare fi no a diventare trasparente con la piena attuazione del sistema informativo Siope Plus (attraverso il quale avviene l’acquisizione automatica dei dati di pagamento). L’evidente differenza della stima del ministero dell’economia con il dato contenuto nel Bollettino della Banca d’Italia, che indica il debito commerciale degli enti pubblici come pari a 50 miliardi di euro (qualche anno fa toccò addirittura il picco di 90 miliardi) si spiega con il fatto che via Nazionale analizza i fatti dal lato creditorio complessivo, mentre il Mef si riferisce alle fatture emesse nel 2018. Gli enti pubblici registrati sul sistema informativo del ministero dell’Economia sono 22.200. Nel 2018 sono state registrate oltre 28 milioni di fatture per un importo di 163,3 miliardi. La piattaforma ha rilevato i pagamenti di 20,3 milioni di fatture per un importo pari a 120,7 miliardi di euro (pari all’81% del totale). Tramite la stessa piattaforma i titolari di crediti possono chiedere la certifi cazione del debito: ad oggi 35mila imprese lo hanno fatto, presentando 180mila istanze per un controvalore di 8,5 miliardi. Entro il 2019 tutti gli enti locali aderiranno al sistema informativo Siope Plus. Sul sito del Mef sarà possibile consultare l’elenco dei 500 enti pubblici che pagano più rapidamente, che trasmettono i pagamenti di oltre il 75% delle fatture e che ricevono almeno mille fatture per un importo superiore a un milione di euro. L’amministrazione per ora non pubblicherà l’elenco degli ultimi della classe perché potrebbero esserci coloro che non hanno fornito alcuna comunicazione.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.
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