Il fatto
In un precedente controllo i magistrati contabili avevano invitato un ente locale, a fronte di una fidejussione rilasciata ad una associazione sportiva, su un mutuo verso il credito sportivo per la realizzazione di impianti sportivi, ad un costante monitoraggio del rischio da escussione di garanzia, provvedendo alla verifica tempestiva e periodica dei pagamenti delle rate in scadenza e all’attivazione, in caso di mancato adempimento, delle misure atte a contenere l’impatto dell’escussione:
a) avvio della procedura di decadenza del concessionario;
b) possibile accollo del mutuo nelle more dell’individuazione del nuovo concessionario;
c) escussione della controgaranzia rilasciata in favore del Comune dal concessionario. In ragione del perdurare dell’insolvenza del concessionario è stato richiesto all’ente locale un aggiornamento sulla situazione debitoria del concessionario e del possibile impatto sugli equilibri di bilancio.
In particolare, è stato richiesto alla luce delle note difficoltà gestionali incontrate, a causa dell’emergenza Covid, dagli operatori degli impianti sportivi e in particolare delle piscine, specificando le misure adottate dall’Ente per fronteggiare eventuali oneri passivi o passività potenziali derivanti dalla suddetta fidejussione, di riferite sulla costituzione di un apposito fondo rischi a copertura dell’insolvenza.
La risposta dell’ente locale
In via preliminare l’ente locale ha evidenziato come, la società sportiva abbia provveduto al corretto pagamento delle rate scadute fino all’esercizio 2019 e ha beneficiato della sospensione del pagamento delle rate per gli anni 2020 e 2021, come previsto dal susseguirsi di norme di sostegno connesse all’emergenza epidemiologica da COVID. Nel corso dell’anno 2022, l’Istituto per il Credito Sportivo ha comunicato al Comune che risultava non pagata la prima rata scaduta al 31/3/2022 del mutuo in oggetto e, con successive comunicazioni ha evidenziato il protrarsi della situazione di insolvenza che ha riguardato anche la rata scaduta al 30/09/2022. Nel frattempo, la società sportiva concessionaria degli impianti ha richiesto la revisione del contratto di concessione per il ripristino dell’equilibrio economico-finanziario a seguito dell’emergenza sanitaria legata al covid-19, così come previsto dall’art. 2 del 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. decreto rilancio), con una proposta di riequilibrio che prevedeva la richiesta al Comune di intervenire mediante l’erogazione di un contributo straordinario in conto gestione. L’ente ha confermato la propria disponibilità a rideterminare le condizioni di equilibrio economico-finanziario originariamente pattuite nel contratto di concessione in essere, non con l’erogazione di un contributo straordinario ma mediante la proroga del rapporto concessorio per un massimo di ulteriore due anni. In assenza del non sostenibilità del piano finanziario presentato dalla società sportiva, l’Istituto per il Credito Sportivo procederà alla risoluzione del contratto di mutuo e al recupero coattivo dell’intera esposizione debitoria oltre spese, interessi ed accessori. In presenza, pertanto, di una possibile escussione della garanzia fidejussoria saranno avviate le procedure di decadenza del concessionario e si procederà all’escussione della controgaranzia fornita dal concessionario mediante fidejussione bancaria a favore del Comune, a garanzia del pagamento puntuale annuale delle rate del mutuo oggetto della fidejussione. L’ente, medio tempore, ha già proceduto ad accantonare nel fondo rischi e passività potenziali dell’avanzo, con possibile incremento del medesimo in relazione alle difficoltà emerse nel costante monitoraggio sulla situazione.
La risposta del Collegio contabile
Secondo il Collegio contabile, a fronte della possibilità concreta ed attuale di escussione della garanzia fidejussoria di notevole importo, come riferito dall’Ente, nel prendere atto degli accantonamenti già effettuati, che tuttavia appaiono ancora esigui a fronte della passività emergente, anche considerando gli oneri finanziari conseguenti all’escussione inseriti in bilancio, rappresenta all’Ente la necessità di effettuare ulteriori e più congrui accantonamenti a salvaguardia prudenziale degli equilibri di bilancio.
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