La valorizzazione dei beni immobili e mobili è effettuata sulla base dei criteri stabiliti nel principio contabile applicato concernente la contabilità economico-patrimoniale, Allegato n. 4/3 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118.
Lo stato patrimoniale evidenzia, tra le attività patrimoniali, il valore netto patrimoniale dei beni suddivisi per categoria:
II Immobilizzazioni materiali (3)
II 1 Beni demaniali
1.1 Terreni
1.2 Fabbricati
1.3 Infrastrutture
1.9 Altri beni demaniali
III 2 Altre immobilizzazioni materiali (3)
2.1 Terreni
a di cui in leasing finanziario
2.2 Fabbricati
a di cui in leasing finanziario
2.3 Impianti e macchinari
a di cui in leasing finanziario
2.4 Attrezzature industriali e commerciali
2.5 Mezzi di trasporto
2.6 Macchine per ufficio e hardware
2.7 Mobili e arredi
2.8 Infrastrutture
2.99 Altri beni materiali
3 Immobilizzazioni in corso ed acconti
Il valore netto corrisponde al valore iniziale di acquisto o acquisizione diminuito del relativo fondo di ammortamento. Gli inventari indicano, invece, tutti i valori di ciascun bene, cioè gli ammortamenti effettuati nel corso degli anni, la quota di ammortamento dell’esercizio ed il valore residuo da riportare nel conto del patrimonio.
Si ricorda che la quota di ammortamento va evidenziata nel conto economico, mente il valore residuo del bene va indicato nelle rispettive voci delle attività del conto del patrimonio.
In pratica, gli inventari degli enti locali debbono evidenziare quello che nelle imprese viene usualmente riportato nel “registro cespiti ammortizzabili”.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento