L’utilizzo dei fondi dipenderà dalla situazione dei singoli Comuni, che in base alle loro esigenze finanzieranno gli interventi più necessari alla singola realtà locale. Le norme non prevedono infatti una griglia rigida, ed è chiaro che in ogni caso l’arrivo di fondi aggiuntivi “libera” spazi di bilancio per le spese complessive. Anche la certificazione che andrà inviata il prossimo anno, e che è in corso di definizione in queste settimane, dovrebbe seguire questa linea, abbracciando tutte le spese connesse all’emergenza senza chiedere una radiografia puntuale voce per voce.
Nel caso delle Province e delle Città metropolitane, invece, a guidare la ripartizione dei fondi è un duplice criterio scolastico, legato al cuore delle funzioni degli enti di area vasta sugli istituti superiori: metà dei fondi sarà distribuito in base al numero di scuole, e l’altra metà in base al numero di alunni.
Gli altri 1,2 miliardi stanziati dal decreto Agosto saranno distribuiti entro il termine del 20 novembre fissata dall’articolo 39.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.
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