I bilanci slittano al 31 luglio

ItaliaOggi
21 Maggio 2021
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di Francesco Cerisano

DECRETO SOSTEGNI BIS/ Fondo da 500 mln per gli enti con disavanzo peggiorato

Ma solo per chi è a rischio default dopo la Consulta
Slitta al 31 luglio la deadline per i consuntivi 2020 e preventivi 2021-2023 ma solo per i comuni che, avendo incassato le anticipazioni di liquidità erogate ai sensi del dl 35/2013 per pagare i debiti verso clienti e fornitori, sono a rischio default dopo la sentenza della Consulta che ha bocciato il ripiano trentennale del disavanzo. Viene istituito un fondo di 500 milioni specifi camente destinato agli enti che, a seguito della ricostituzione del Fondo anticipazioni di liquidità (Fal), hanno peggiorato il disavanzo al 31 dicembre 2019 rispetto all’esercizio precedente. La condizione per accedere al Fondo, istituito presso il ministero dell’interno, è che il maggiore disavanzo determinato dall’incremento del Fal sia superiore al 10% delle entrate correnti accertate. Questa la soluzione-ponte inserita nel decreto Sostegni bis per salvare i bilanci degli enti locali più a rischio dopo la pronuncia della Corte costituzionale. Una soluzione che mette per il momento in sicurezza i conti in attesa di elaborare una exit strategy strutturale condivisa tra governo e parlamento da recepire come emendamento in fase di conversione del decreto legge (si veda ItaliaOggi di ieri). «Sui comuni stiamo facendo un lavoro che li possa portare al riequilibrio dei conti», ha spiegato il viceministro all’economia Laura Castelli. «Non si tratta di misure spot ma di un’insieme di provvedimenti che sono necessari per individuare, per ogni realtà, la cura più corretta. Le norme adottate in questi anni di governo vanno viste tutte in un quadro d’insieme.
La recente sentenza della Corte Costituzionale ha evidenziato un’anomalia, curata male nel 2015, su cui sarà certamente necessario intervenire nuovamente. Lo faremo, nel rispetto dei rilievi della Corte, con le forze politiche presenti in Parlamento. Assieme ad Anci e Upi stiamo individuando la strada corretta, che consenta agli enti locali di uscire da questa fase di criticità». Per il resto, il decreto legge approvato ieri dal consiglio dei ministri conferma l’impalcatura generale anticipata su questo giornale il 4 maggio scorso. Vengono confermati gli sconti Tari per le attività e c o n o m i ch e che hanno dovuto chiudere o ridurre l’attività a causa del Covid. Ai comuni andrà una dotazione di 600 milioni di euro che sarà ripartita con un successivo decreto ministeriale. Ma i sindaci potranno ampliare le riduzioni della tassa rifiuti, finanziandole con le risorse ricevute nel 2020 e non utilizzate. Gli sconti ai commercianti non dovranno però ripercuotersi sulla restante platea di utenti del servizio rifi uti (famiglie). Per il pagamento dei debiti commerciali, il Fondo di 12 miliardi di euro istituito ad hoc dal decreto Rilancio (dl 34/2020) verrà incrementato con un ulteriore miliardo. Risorse che serviranno a pagare i debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti locali e delle regioni per debiti diversi da quelli sanitari.
Il Mef stipulerà un addendum alla convenzione già sottoscritta con Cassa depositi e prestiti aprendo un’ulteriore fi nestra di adesione che potrebbe andare dal 14 giugno al 7 luglio prossimi, destinata agli enti che non sono riusciti a far fronte ai pagamenti dei debiti maturati al 31 dicembre 2020. L’anticipazione sarà erogata entro il 23 luglio proporzionalmente alle richieste di anticipazione pervenute. Per le famiglie in diffi coltà tornano i buoni spesa finanziati con un fondo di 500 milioni di euro attribuito ai comuni per metà in base alla popolazione e per metà tenendo conto del reddito medio pro capite. Oltre che per la solidarietà alimentare, il fondo sarà destinato anche al sostegno degli affi tti, ossia al pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche da parte degli inquilini. Il fondo sarà ripartito entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge. Il contributo minimo spettante a ciascun comune non potrà essere inferiore a 600 euro. Previsto anche un nuovo rifi nanziamento del contributo straordinario erogato ai comuni che si fondono: dal 2021 il contributo salirà a 6,5 milioni di euro. Infine, in considerazione della graduale ripresa delle attività economiche e sociali e al fi ne di consentire l’erogazione di servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale, la dotazione del fondo istituito dalla legge di bilancio 2021 è incrementata di ulteriori 450 milioni di euro per quest’anno. Per ristorare i comuni dei mancati incassi da imposta di soggiorno, il fondo previsto dal primo decreto Sostegni (dl 41/2021) sale da 250 a 350 milioni.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.

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