Gli enti a Draghi: investimenti

10 Febbraio 2021
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Anci, Upi e regioni incontrano il premier incaricato. De Pascale: partire da scuole e strade
Decaro: riforma del Tuel per semplifi care le regole

Investimenti e regole più semplici per permettere agli enti locali di partecipare alla ripartenza dell’Italia. Sono le ricette che Anci, Upi e Conferenza delle regioni formalizzeranno oggi al presidente del consiglio incaricato Mario Draghi nel primo degli incontri previsti con le parti sociali. Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, consegnerà a Draghi il piano «Città Italia» redatto dagli ottomila sindaci italiani durante la pandemia e che punta a realizzare investimenti su infrastrutture fisiche e sociali a partire dalla scuola e dai più giovani. Senza dimenticare la riforma del Testo unico degli enti locali, più che mai necessaria dopo che il caso Appendino (con la condanna della sindaca di Torino per i fatti di piazza San Carlo) ha rilanciato l’urgenza di regole certe a tutela dei sindaci (si veda ItaliaOggi del 2/2/2021) «Siamo pronti a collaborare su una riforma del Testo unico degli enti locali che preveda regole semplici, effi cienti ed effi caci per far diventare i comuni il motore della rinascita», ha spiegato il sindaco di Bari. «Abbiamo una grande opportunità per il Paese derivante dalla quantità di fondi da investire e siamo consapevoli che dalle scelte di oggi vedremo nascere l’Italia di domani». Le province mettono in cima alla lista delle priorità gli investimenti sulla messa in sicurezza e la costruzione di nuovi edifi ci scolastici. «Dobbiamo dare risposte certe agli studenti, alle famiglie e al mondo della scuola», ha sottolineato il presidente dell’Upi Michele de Pascale. «Dobbiamo considerare le infrastrutture tutte, anche quelle secondarie, come strategiche per assicurare la ripresa delle economie territoriali, e avviare una grande opera di manutenzione straordinaria delle strade provinciali, che sono il reticolo che tiene insieme il Paese, e degli oltre 30 mila tra ponti, viadotti e gallerie».

Anche per l’Upi è essenziale proseguire sulla riforma del Tuel che ha mosso i primi passi sotto il governo Conte con la commissione presieduta dall’ex presidente del Consiglio di stato Alessandro Pajno e coordinata dal sottosegretario al ministero dell’interno Achille Variati. «È tempo di restituire a province e comuni una cornice normativa certa, in grado di far competere questi enti con le altre istituzioni locali europee», ha proseguito il presidente dell’Upi. «Con il passato governo abbiamo fatto importanti passi in avanti che non vanno sprecati. Serve una riforma della p.a., che valorizzi le risorse umane, semplifi chi la burocrazia e promuova un grande processo di innovazione culturale e tecnologica di tutto il sistema».

Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.

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