Il Fondo per la progettazione degli Enti locali, istituito dal comma 1076, è un contributo a rendicontazione destinato agli Enti locali per la redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica e dei progetti definitivi, per opere di messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche, con una dotazione di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2020 (complessivamente € 90 milioni).
Sono ammessi anche progetti di demolizione e ricostruzione, pur mantenendo la stessa destinazione d’uso, così come i progetti finalizzati all’adeguamento degli edifici alla normativa sismica o anche alla messa in sicurezza edile ed impiantistica.
Il decreto suddivide le risorse tra Città Metropolitane, Province e Comuni e rimanda a successivi atti di livello amministrativo la definizione delle procedure tecnico-operative. Per Città Metropolitane e Province gli importi sono preassegnati (una quota fissa per ciascun ente e una quota in proporzione alla popolazione residente); per i Comuni è invece prevista l’emanazione di uno specifico bando per la redazione di una graduatoria triennale, con un ammontare massimo del cofinanziamento, per ciascun Comune, di € 60.000,00.
Il riparto delle risorse tra gli enti porterà 5 milioni annui alle Città Metropolitane (15 mln nel triennio 2018-2020); 12,5 milioni alle Province (37,5 mln nel triennnio) e 12,5 milioni ai Comuni (37,5 mln nel triennio).
Il cofinanziamento può arrivare fino all’80% della spesa, incluse le spese per la predisposizione dei bandi. Una particolare attenzione è posta all’adeguamento sismico degli edifici pubblici ed in particolare agli edifici e alle strutture scolastiche, cui è stata attribuita una priorità. Gli Enti locali dovranno porre attenzione al fatto che il comma 1083 della Legge obbliga quanti otterranno il finanziamento del progetto definitivo ad affidare, con proprie o con altre risorse, il progetto esecutivo entro i successivi 18 mesi.
Nel caso dei Comuni le risorse sono assegnate sulla base delle richieste che perverranno al MIT (max 3 progetti per ente), in base ad una graduatoria con validità sull’intero triennio. Le modalità di presentazione delle richieste di contributo da parte dei Comuni e i criteri di formazione della graduatoria sono demandati ad un successivo decreto.
CONSULTA le SLIDE sul Fondo per la progettazione degli Enti locali
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento