Fondo opere indifferibili, ecco gli importi definitivi. Con due decreti del Ragioniere generale dello Stato sono state disposte le conferme degli importi relativi al 2022 e delle pre-assegnazioni relative al primo semestre 2023. Ricordiamo che il fondo servea fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, registrati a seguito dell’aggiornamento dei prezzari regionali e in relazione alle procedure di affidamento delle opere pubbliche. Per l’anno 2022 il decreto n. 52 del 2 marzo scorso ha ratificato le assegnazioni disposte attraverso la c.d. procedura ordinaria (ovvero sulla base delle richieste presentate dai soggetti attuatori alle amministrazioni responsabili) e quelle scaturite dalla cosiddetta procedura accelerata (che prevedeva una pre-assegnazione forfetaria che i soggetti attuatori potevano accettare, rifiutare o rimodulare). Il decreto reca anche l’elenco delle assegnazioni che sono state revocate perché non è stata avviata la procedura di affidamento entro il termine del 31 dicembre 2022. Per quest’anno la disciplina di riferimento è quella dettata dai commi 369-379 della legge 197/2022 (legge di bilancio 2023) in base alla quale gli enti possono accedere al fondo, per ciascun semestre del 2023, attraverso due modalità alternative: – pre-assegnazione nella misura del 10 per cento dell’importo assegnato con il decreto di ammissione al contributo; – procedura ordinaria, ovvero tramite richiesta. Ad inizio anno le amministrazioni statali finanziatrici hanno individuato l’elenco degli enti locali potenzialmente destinatari della pre-assegnazione, completo dei codici unici di progetto (CUP), che i soggetti attuatori dovevano confermare entro il 30 gennaio. In caso di mancata conferma, la pre-assegnazione è stata revocata e ora l’ente può accedere alla procedura ordinaria, disciplinata dal dm del 10 febbraio. Chi, invece, ha accettato la pre-assegnazione ha ricevuto la conferma definitiva con il decreto n. 124 del 13 marzo, che era attesa per metà febbraio ma che ha incontrato qualche ostacolo imprevisto. In particolare, in molti casi non è stato tecnicamente possibile accettare l’importo pre-assegnato su Regis, per cui il dicastero di via XX Settembre ha dovuto aprire un canale alternativo via posta elettronica
Per la procedura ordinaria relativa al primo semestre, i termini per presentare la richiesta sono scattati il 14 marzo, mentre la finestra si chiuderà il 3 aprile). A valle dei decreti, la Ragioneria generale dello stato provvederà ad aggiornare il quadro dei finanziamenti dei singoli progetti sui sistemi di monitoraggio con l’indicazione delle risorse della richiamata validazione (c.d. assegnazione definitiva). Gli enti locali, entro i successivi 10 giorni, sono tenuti ad aggiornare tempestivamente il quadro economico e il cronoprogramma finanziario, anche detto piano dei costi.
* Articolo integrale pubblicato sul Italiaoggi del 24 marzo 2022.
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