“Non tutte le scelte operate sono state condivise nel dettaglio – fa notare Bianco – in particolare per ciò che riguarda alcuni meccanismi del sistema perequativo e dei fabbisogni standard: in quest’ultimo caso, quelli riconosciuti ai Comuni di maggiore dimensione ci sono apparsi in alcuni casi eccessivamente ridotti. Stesso squilibrio lo abbiamo notato per alcune fasce di Comuni di minori dimensioni, che rischiano di essere penalizzati. Abbiamo dato il nostro parere favorevole – spiega poi il presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI – perché a fronte di questi squilibri sono state introdotte misure che rendono più sostenibile lo sforzo fatto dai Comuni: un correttivo statistico interno allo schema perequativo e l’integrazione di risorse una tantum per 25 milioni di euro, riservata ai Comuni eccessivamente penalizzati, in prevalenza di minori dimensioni demografiche”.
“Chiediamo però al contempo – sottolinea Bianco – una urgente modifica normativa dei commi 449 e 450 della Legge di bilancio, sulla quale l’ANCI chiede un preciso impegno del Governo al fine di dare attuazione all’accordo odierno. L’Anci chiede inoltre che il Governo valuti l’opportunità di integrare le risorse una tantum, oggi previste per 25 milioni, attingendo dai Fondi non assegnati e già stanziati per il comparto dei Comuni”.
Bianco esorta infine il Governo a “trovare una soluzione per la regolazione degli effetti a regime della sentenza ICI-IMU del Consiglio di Stato: l’intera vicenda dell’ICI-IMU – conclude – sia regolata mediante assegnazioni di fondi aggiuntivi statali”.
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