Fondi sblocca-investimenti, tutti i Comuni beneficiari per il 2019

il sole24ore
13 Marzo 2019
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di Daniela Casciola

L’elenco degli enti ammessi Pronto l’elenco dei beneficiari dei contributi stanziati dal comma 853 dell’articolo 1 della legge 205/2017 per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. È stato stilato con il decreto 6 marzo 2019, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, e anticipato dalla Direzione centrale della Finanza locale del Viminale. Ai Comuni indicati nell’allegato 3 al decretosono assegnati, per l’anno 2019, contributi pari a 297.326.250,90 euro. Rientra in ballo il Comune di Monterosso Calabro, erroneamente escluso dalla procedura nel 2018 e ora riammesso con un contributo di 700.000 euro. Gli allegati 1e 2 contengono, invece, le istanze trasmesse dai Comuni entro il termine perentorio dello scorso 20 settembre, le richieste escluse e quelle ritenute ammissibili. Erogazione Il ministero dell’Interno provvederà a erogare i contributi ai Comuni beneficiari per una quota pari al 20 per cento entro il 28 febbraio 2019, per una quota pari al 60 per cento entro il 31 maggio 2019, previa verifica dell’avvenuto affidamento dei lavori e per il restante 20 per cento, previa trasmissione al ministero del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori. Lavori e monitoraggio La Direzione centrale della Finanza locale del Viminale raccomanda di fare particolare attenzione a quanto stabilito nell’articolo 3 del decreto che riguarda l’affidamento dei lavori e il monitoraggio degli interventi. La norma stabilisce che il Comune beneficiario del contributo è tenuto ad affidare i lavori per la realizzazione delle opere pubbliche entro otto mesi a decorrere dalla data di emanazione del decreto. In caso di inosservanza del termine, il contributo già trasferito sarà recuperato dal ministero dell’Interno. Il monitoraggio delle opere finanziate sarà effettuato attraverso il sistema di «Monitoraggio delle opere pubbliche» della Banca dati delle pubbliche amministrazioni-Bdap, classificando le opere sotto la voce «Messa in sicurezza edifici e territorio-comma 853». Gli enti che ottempereranno agli adempimenti informativi secondo questi criteri, saranno esonerati dall’obbligo di presentazione del rendiconto delle somme. Il controllo sull’affidamento dei lavori, il cui termine iniziale coincide, a seconda della procedura seguita, con la data di pubblicazione del bando o della lettera di invito in caso di procedura negoziata o della manifestazione della volontà di procedere all’affidamento, riportate sul sistema informativo monitoraggio gare (Simog) dell’Anac, e i controlli successivi, legati alla fase di liquidazione della spesa, sono attuati attraverso le informazioni correlate al relativo codice identificativo di gara (Cig). La protesta di Uncem per il Piemonte Intanto arriva dall’Uncem la denuncia circa il fatto che nessun Comune piemontese risulti tra i finanziati beneficiari dei contributi per l’anno 2019. Sulla prima graduatoria pubblicata nel 2018 solo due enti piemontesi erano tra i beneficiari. Ora, il Piemonte è totalmente escluso. Uncem aveva chiesto già a inizio 2018 al ministero di annullare tutta la prima procedura di gara, di ripensarla, andando a scegliere i progetti nel merito, premiando le urgenze vere ma anche di individuare specifiche risorse per ciascuna Regione. Ora la preoccupazioen è per il prossimo bando previsto entro la fine dell’anno 2019, dotato di 400 milioni di euro e sulla relativa graduatoria che arriverà nel 2020.

Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.

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