di Matteo Barbero
Elezioni europee, lo Stato taglia del 20% il contributo a favore dei comuni. Lo ha reso noto il Ministero dell’Interno con la circolare n. 6/2019, diffusa per chiarire le modalità con cui Roma concorrerà a fi nanziare le spese dei municipi per l’organizzazione delle votazioni del prossimo 26 maggio (che, come noto, in alcuni enti si svolgeranno insieme alle amministrative e alle regionali). L’entità del confinanziamento è, come sempre, subordinata alla quantifi cazione delle risorse disponibili che sarà operata dal Mef. Per consentire ai sindaci di programmare la spesa, però, il Viminale stima un importo che, al netto del rimborso dei componenti dei seggi elettorali (su cui è stata diramata la circolare n. 7/2019), può essere valutato nell’80% delle somme assegnate in occasione del referendum del 17 aprile 2016 (quello sulle trivelle). Per cui, i comuni riceveranno solo i quattro quinti della somma percepita due anni fa. I soldi saranno accreditati direttamente sui rispettivi conti di tesoreria: una parte viene anticipata, mentre il saldo sarà operato sulla base delle spese rendicontate e previa verifi ca sulla loro ammissibilità. La circolare 6 precisa che il rendiconto dovrà essere trasmesso entro il termine perentorio di quattro mesi dalla data delle consultazioni, e cioè entro il 26 settembre 2019, e che l’eventuale mancato rispetto della scadenza non consentirà l’erogazione delle somme dovute a saldo. Si ricorda, inoltre, che i pagamenti potrebbero essere sospesi per i comuni che in ritardo con le certificazioni di bilancio (e con gli adempimenti della Sose). L’importo massimo delle spese da rimborsare a ciascun comune, fatta eccezione per il trattamento economico dei componenti di seggio, è stabilito con decreto del Ministero dell’Interno nei limiti delle assegnazioni di bilancio, secondo distinti parametri per sezione elettorale e per elettore calcolati, rispettivamente, nella misura del 40 e del 60%, sul totale da ripartire, con la maggiorazione del 40% per i comuni fi no a 3 sezioni elettorali. Le assegnazioni così disposte sono vincolanti e non potranno, in nessun caso, essere soggette ad integrazioni. Per questo, si raccomanda ai comuni di contenere le spese nei limiti strettamente indispensabili, in quanto eventuali eccedenze rispetto all’importo massimo assegnabile resteranno a loro carico.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.
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