Flessibilità contabili nel 2021

ItaliaOggi
7 Maggio 2021
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di Matteo Barbero
Le novità per gli enti locali del decreto Sostegni approvato in prima lettura dal Senato
Estese all’esercizio corrente le agevolazioni del 2020
Flessibilità contabili estese anche al 2021. È quanto prevede il decreto legge Sostegni (dl 41/2021), approvato ieri in prima lettura dall’aula del Senato, dopo che il governo ha posto la fiducia sul maxiemendamento sostitutivo del testo uscito dalle commissioni bilancio e finanze di palazzo Madama. Tra gli emendamenti approvati sono stati inseriti alcuni correttivi finalizzati ad estendere all’esercizio corrente agevolazioni già applicate lo scorso anno per rendere meno rigida la gestione dei bilanci nella fase emergenziale.
Gli ultimi ad essere approvati riguardano il fondo crediti di dubbia esigibilità e l’utilizzo della quota libera dell’avanzo di amministrazione. Per il Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde) viene prevista, ai sensi dell’art. 107-bis del dl 18/2020, la sterilizzazione, nell’ambito del relativo conteggio, delle risultanze del 2021: ciò signifi ca che gli enti dovranno, come già per il 2020, considerare i dati dell’ultimo anno «normale», ossia il 2019, senza inquinare le serie storiche e quindi senza sovradimensionare gli accantonamenti. La norma vale sia per il Fcde a preventivo che per quello a rendiconto e consente di determinarne l’importo per i Titoli 1 e 3 calcolando la percentuale di riscossione del quinquennio o del triennio precedente con i dati del 2019 in luogo di quelli del 2020 e, adesso, anche del 2021.
Per quanto concerne il secondo correttivo, esso allunga do dodici mesi la portata dell’art. 109, comma 2, del dl 18, che consente di utilizzare la quota libera dell’avanzo di amministrazione per il finanziamento di spese correnti connesse con l’emergenza in corso. Tale facoltà può essere autorizzata anche nel corso dell’esercizio provvisorio, per una percentuale non superiore all’80% della medesima quota, nel caso in cui l’organo esecutivo abbia approvato lo schema del rendiconto di gestione (pare da intendersi riferito al 2020) e l’organo di revisione abbia rilasciato la relazione ai sensi dell’articolo 239, comma 1, lettera d), del tuel. Il rischio è però che tali misure si rivelino dei pannicelli caldi per i tanti enti colpiti dalla sentenza n. 80/2021 della Consulta, per i quali sono allo studio interventi di sostegno straordinari e ben più rilevanti che dovrebbero trovare posto nel decreto «Sostegni bis». Il primo decreto, per il resto, conferma l’impianto di misura già da tempo note, che vengono descritte analiticamente nella tabella in pagina.
Fra queste, spiccano le proroghe ai termini relativi a rendiconti e preventivi, che tutta via rischiano di non essere suffi cienti ad arginare gli effetti della pronuncia dei giudici delle leggi. Ora il decreto Sostegni passa ora alla Camera dove (come stabilito dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio) sarà discusso in aula a partire da lunedì 17. Il voto finale è previsto per mercoledì 19.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.

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