Fisco neutrale per creditori p.a.

31 Luglio 2023
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di FRANCESCO CERISANO (ItaliaOggi – 29/07/2023)
La legge delega apre uno spiraglio per la riforma delle sanzioni. Riparte il federalismo fiscale
Niente interessi e sanzioni per chi non ha pagato le tasse
I creditori della pubblica amministrazione, che vantano nei confronti della p.a. crediti certificati (quindi di importo certo, liquido ed esigibile), potranno non pagare sanzioni e interessi se a loro volta non versano le imposte sui redditi (regolarmente dichiarati) per un importo pari al credito vantato e fino a concorrenza del debito d’imposta. E’ quanto prevede un emendamento al disegno di legge delega fiscale su cui ieri la commissione finanze del Senato ha concluso i lavori consegnando il testo all’aula di palazzo Madama che lo esaminerà a partire da lunedì. Per il varo definitivo sarà necessaria una terza lettura alla Camera visto che i due rami del parlamento hanno deciso, per velocizzare i lavori, di esaminare parti diverse del provvedimento (i primi 13 articoli Montecitorio, i restanti sette più il capitolo enti locali il Senato). A dare una boccata d’ossigeno a tanti creditori della p.a. in difficoltà a causa dei ritardi dei pagamenti è un emendamento a firma Massimo Garavaglia (Lega), presidente della commissione finanze del Senato. Non si tratta (e non potrebbe essere diversamente) di una norma immediatamente precettiva, ma di un semplice criterio di delega di cui il legislatore dovrà tenere conto nell’adozione del dlgs di riforma del sistema sanzionatorio, “valutando la possibilità” (recita la norma) di introdurre una disposizione del genere. Federalismo fiscale Gli emendamenti approvati dal Senato confermano il disegno del governo di utilizzare la chance della delega fiscale per dare definitiva attuazione al federalismo fiscale e in particolare al dlgs 68/2011 sul fisco regionale che rappresenta la grande incompiuta della riforma del 2009. Come chiarito recentemente in audizione al Senato dal ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli (si veda ItaliaOggi del 26 luglio), l’attuazione del federalismo fiscale e dell’autonomia finanziaria degli enti locali (art.119 Cost.) sarà cruciale per attuare l’autonomia differenziata senza sperequazioni sui territori. Il dlgs 68/2011, infatti, già prevede l’istituzione di fondi perequativi seppur “ancora non pienamente funzionanti” ed è da qui, secondo il governo, che bisognerà ripartire. A tracciare il percorso è un emendamento della maggioranza (a prima firma del senatore di Fratelli d’Italia Fausto Orsomarso) approvato in commissione finanze. Alle regioni sarà riconosciuta una compartecipazione Iva legata all’imposta sul valore aggiunto generata sul territorio. Un principio, quello della territorialità delle entrate, da applicare anche al recupero dell’evasione fiscale. Le regioni, inoltre, avranno più margini di manovra sui propri tributi. Potranno trasformare alcuni tributi propri derivati (per esempio l’Irap) in tributi propri regionali. E potranno decidere di adottare forme di definizione agevolata analoghe a quelle previste per i tributi erariali. Fiscalità locale E’ invece affidato a un emendamento del Partito democratico (primo firmatario il capogruppo a palazzo Madama Francesco Boccia) la definizione dei criteri di delega per la riforma della fiscalità di comuni, province e città metropolitane che recepisce le proposte di Anci e Upi. L’emendamento indica tra le priorità la semplificazione degli adempimenti dichiarativi e delle modalità di versamento a carico dei contribuenti, la revisione del sistema della riscossione delle entrate e del sistema sanzionatorio, e soprattutto la chance per gli enti di prevedere per le entrate locali, in virtù dell’autonomia finanziaria di entrata e di spesa, tipologie di definizione agevolata che ricalchino quelle introdotte per le entrate erariali. Per quanto riguarda le entrate patrimoniali, si dà la possibilità agli enti di eliminare quelle che hanno elevati costi di adempimento per i contribuenti a fronte di un gettito trascurabile, assicurando le opportune compensazioni di gettito.
* Articolo integrale pubblicato su ore Italiaoggi del 29 luglio 2023.

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